E così, mi incamminai verso casa, piena di euforia e di curiosità nei confronti delle persone che da poco avevo conosciuto. Arrivai a casa tranquillamente,ma quando aprii la porta... vidi mio padre sbiancato e tutto sudato che fece un "" sorriso "" appena vide la mia figura. All'inizio ero perplessa, ma poi tirai un gridolino e lo feci appoggiare sul divano, dicendo:
"Papà, ormai ho 17 anni, davvero ti preoccupi perché non mi trovi a casa alle 5 di mattino?" a pensarci, aveva dei buoni motivi per essere in quello stato. Ma lui rispose solamente con :
"Non so cosa farei senza di me", e non lo biasimavo. Perciò gli sorrisi e gli portai un bicchiere di acqua tiepida.
Dopo averlo fatto calmare, salii in camera mia, cambiandomi, e cominciando ad organizzarmi con gli scatoloni e le cose da sistemare. Verso le 13, quando ebbi quasi finito, mio padre mi chiamò per dirmi che il pranzo era pronto e in quel momento, diedi uno sguardo alla stanza, ormai completata. Era perfetta per me. Un letto singolo sulla destra con di fronte un computer fornito di Playstation e Nintendo Switch con tutta la mia collezione completa di videogiochi. Ai lati delle pareti c'erano mensole piene zeppe di manga e action figure. Era il mio paradiso! Per terra non c'era niente, ma mi sarebbe piaciuto tanto un tappetino, magari turchese. Mah, lo comprerò quando ne avrò voglia, ora ho fame! Ho famememe! "Papà cosa hai preparato di buono? Ho fameee, tanta fame!"
Papà :"me lo aspettavo, ho fatto pasta oggi!"
Misa:"Ma siamo in Giappone, devo abituarmi!"
Papà :"Beh ci penserai la settimana prossima, tanto andrai in accademia e lì dovrai imparare a mangiare di tutto. Non è come qui, che se ti do pasta con i cavolfiori, tu scarti i cavolfiori. Eh no! All'accademia ti fanno mangiare anche i cavolfiori"
Misa:"Si si, cavolfiori della mia-"
Papà :"MISA."
Misa:" SI"
In parte aveva ragione, dovevo abituarmi al tipo di cucina che c'era in un accademia, e non ero pronta. Non con tutti i vizi che avevo riguardo il cibo. Cavolo, ma perché mio padre mi ha sempre assecondata?! Quel brutto testone con gli occhi a palla. Ma ora non ha senso rimproverare mentalmente mio padre per ciò che mi ha fatto mangiare.
Così velocemente, finí il mio piatto e feci i piatti, dando il tempo a mio padre di sistemare le ultime cose. A metà giornata, dopo aver finito di lavare i piatti, urlai a mio padre che sarei andata a ritirare la divisa alla Shiratoriwaza. Lui acconsentì e io uscii di corsa. Prima di uscire da casa mia, cercai le cuffie da tutte la parti, ma non riuscii a trovarle da nessuna parte. Andai nel panico e feci mente locale al mattino precedente per capire dove avrei potuto averle lasciate (ho molti dubbi su sta frase lol). Riflettei a lungo e così, mi accorsi di averle fatte cadere nella palestra di pallavolo. Cazzo, ma tra tanti posti proprio lì? La vita mi odia (tratto da una storia vera). Così mi fiondai a scuola. Appena entrata nell'ampio cortile, cercai un cartello che mi indicasse dove fosse la segreteria. Mentre stavo scrutando tutto ciò che si presentava sui cartelli, una figura slanciata e magra si avvicinò a me, riuscii solo a percepirla, ma non ci feci molto caso, fin quando non mi si parò davanti. A quel gesto, arretrai un po', prima di capire che si trattava di...
Misa:"Maria?"
Maria:"in persona!"
Misa :"Ehi, come stai?" dissi calmandomi mentalmente
Maria:" io sto bene Misa, ma ti vedo un po' confusa"
Misa:" oh, si stavo cercando la segreteria ma-"
Prima che io potessi reagire in alcun modo, la riccia mi prese per mano e mi costrinse a seguirla fino alla segreteria. Arrivate, la ringrazia un po' con l'affanno e andai a ritirare la mia divisa. La giacca era bianca, personalmente la trovavo elegante e stilosa, mentre la gomma viola, beh un po' meno... ma non potevo lamentarmene. Alla strada per il ritorno, chiacchierando con Maria, mi scordati completamente delle cuffie ma qualcun'altro invece no...Ushijima's POV
Chissà se oggi Misa si ripresenterà... c'è qualcosa in lei che mi incuriosisce molto,e stranamente non vedo l'ora di rivederla... aspetta, ma quella è Maria? E vicino a lei c'è... Misa! Così, senza pensarci due volte, mi avvicinai a passo svelto a Misa, lei probabilmente ne rimase un po' spaventata perciò indietreggiò. Non volevo spaventarla, volevo solo ridarle le sue cuffie...Misa's POV
Ah! È ushijima, mi ha spaventata, cavolo potrebbe avvertire prima di venirmi addosso così. Mi sta antipatico.
Misa:"Ah! Ushijima-San"
Ushijima :"Misa, le tue cuffiette. Le hai dimenticate ieri in palestra."
Misa:" Ah grazie! Allora le ho perse lì... comunque ci vediamo settimana prossima a scuola"
Ushijima:"Mh"
Feci un cenni di saluto, e mi allontanai dal ragazzo con Maria.Ushijima's POV
Quando si girò e se ne andò, non potei fare a meno di notare le sue forme e le sue curve. Contro sole era davvero perfetta e quando incrociai il suo sguardo ceruleo con la luce al suo interno, pensavo di poter svenire da un momento all'altro. Era quasi una dea, una dea irraggiungibile.Misa's POV
Appena fummo abbastanza lontane, Maria mi tartassò di domande riguardanti Ushijima, e mi confessò una cosa che a sua detta era "imbarazzante"... era innamorata di Tendo, sin dal primo superiore. A sentire ciò rimasi sorpresa. Non mi aspettavo che a una ragazza bella come Maria piacesse quel pazzoide di Tendo, e invece... beh, dio li fa e dio li accoppia! Però mentre parlavo con lei del rosso, io ero più presa a pensare qualcun'altro...Angolo autrice
Io dopo che quattro persone hanno cominciato a leggere questa storia :lo
grazie vi amo. Comunque ora che le persone mi cagano farò parti più lunghe come questa 😲
ora me ne vado addio
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I want you. ~ Ushijima Wakatoshi x original character
FanfictionMisa Kirishima, una giovane ragazza italiana di 17 anni con origini giapponesi, si trasferisce in Giappone dopo una vita passata nel suo paese natale, sperando di dare una svolta positiva alla sua vita, che fin'ora, l'aveva solo tormentata. Ma lei n...