oggi mi sono svegliato giu' di morale,non ho ancora fame, spero in un suo messaggio o una chiamata ma niente per tutta la mattina, decido di farmi una doccia calda, cerco di far scivolare i pensieri ma non funziona, mi metto una tuta per stare in casa e tiro fuori il gelato dal freezer, mi butto sul divano e neanche il tempo di accendere la TV che suona il citofono;
''chi e' ?''
''sono Lou, apri'' no, ti prego, non sono in vena, ma non possolasciarlo fuori
''devi salire dalle scale, l'ascensore e' rotto''
''ma sono 6 piani !''
''vuoi salire o no ?''
"apri'' ma con che tono !
Ma che fine ha fatto? sono sei piani non venti !
Dopo cinque minuti bussa alla porta, vado ad aprire e lo trovo con aria cupa, gli faccio cenno di entrare e si siede sul divano sprofondando al suo interno, e' cosi' piccolo che e' quasi impossibile vederlo, mi verrebbe di sedermi affianco a lui e abbracciarlo forte ma sono troppo orgoglioso e arrabbiato per farlo.
''vuoi del the' ?'' chiedo senza neanche rivogere il mio sguardo verso di lui
''no, voglio che ti siedi'' ma chi si crede di essere per parlarmi cosi' a casa mia per di piu', nonostante cio' mi siedo sul divano anche io ma mantenendo le distanze da lui
''volevo parlarti di una cosa''
''se riguarda Eleanor ti fermo subito perche' non ho intezione di ascoltarti''
''senti harry, saro' sincero con te, penso che tra noi ci sia stata solo confusione e nulla di serio, mi sono reso conto che con Eleanor sto bene, mi sento a mio agio e penso sia meglio chiudere qui tra noi'' spingo forte il ito sulla mia coscia senza farmi accorgere per assicurarmi di essere sveglio ma non succede nulla
''come puoi dire una cosa del genere ? dopo cinque anni che vivo cosi',come una cosa da nascondere'' la pima lacrima riga la mia guancia, lui si avvivina ma io mi allontano,
'' come puoi venire da me e dirmi queste cose in faccia senza alcuno scrupolo, come puoi dire una cosa cosi' sapendo che non lo pensi veramente, la verita'e' che sei solo un codardo e non hai il coraggio di dire le cose come stanno'' la seconda lacrima scende sul mio volto ma non mi impegno neanche a raccoglierla
''ora ti prego, vattene e goditi la tua vita con Eleanor, nella falsita' e nella menzogna'' ormai anche lui sta piangendo ma non vuole farmelo notare .
''harry, ti prego non fare cosi''' dice con la voce spezzata
''per favore vattene, non ti voglio piu' vedere''.
''harryy''
''VATTENE HO DETTO'' ero fuori di me
Si alza e arrivato davanti alla porta si avvicina per abbracciacciarmi ma lo respingo con disprezzo, esce dal mio appartamento dicendo:
''mi spiace Harry, davvero'' chiudo la porta appoggiandomi ad essa e scivolando per terra,subito sprofondo nelle mie lacrime, perche'? perche' io?
dopo aver passato svariati minuti senza forze straiato sul pavimento sento un forte mal di testa accompagnato da un terribile senso di nausea, di scatto mi alzo e corro in bagno, vomito nel wc e mi tiro su tutto sudato e sento un senso di rabbia pervadermi, me la prendo con qualsiasi cosa mi capiti affianco, rompo tutto, inizio a prendere a pugni lo specchio senza neanche accorgermene fino a quando non vedo le mie mani impregnate di sangue, inizio a vedere tutto sfocato, non so se per colpa delle lacrime o del mio corpo esausto, so solo che senza forze mi butto a terra e da li' in poi il vuoto, non ricordo piu' nulla .
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SHE
Teen Fictiondove Harry e' aperto ma Louis chiuso e spaventato, Harry non ne puo' piu'