Che la recita abbia inizio

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Purtroppo nessuno ci aveva avvertito precisamente di quello che sarebbe successo dopo aver accettato l'incarico. Un uomo con i capelli rosa, con una strana camminata ci venne incontro.
<< Oh mio Dio!! Simon io faccio meraviglie non miracoli!!>> L'uomo continuò a passarsi una mia ciocca tra le mani con faccia schifata. No, ma dico sono solo capelli, mica la nostra vita. Mia sorella si scostò da un'assistente di "capelli rosa" che ci stava fissando come se fossimo due casi persi.
<< Dovete renderle presentabili e degne dei OneDirection.>> Mi girai bruscamente verso il Signor Cowell che continuava il suo monologo con quello strano pony rosa. Celeste si dimenava sotto le mani di una donna che cercava di prenderle le misure.
<< Miraccomando Javier voglio che siano impeccabili, devono sembrare delle modelle. Non voglio disastri sono la nostra unica salvezza.>> Un'altra assistente ci scortò verso una sedia con davanti uno specchio e ci fece sedere.
<< Tranquillo Simon cercerò di fare questo miracolo per quei cinque tesori.>> Con un cenno della mano salutò quello stronzo di Cowell e tornò a concentrare la sua attenzione su di noi.
<< Cara questi capelli sono pieni di doppie punte, per non parlare di questo colore smorto, ma chi te l'ha fatto?>> 
<< Veramente è il mio colore naturale!!>> Dissi con un tono di disapprovazione verso Javier.
<< Dio non è stato molto clemente!?>> Portai le mie braccia incrociate al petto e misi il broncio.Sentii un urlo e istintivamente mi girai verso la sedia dove era seduta mia sorella.
<< Aiutami Irene, quella mi vuole strappare le sopracciglia, con quel congegno infernale!!>> Feci una piccola risata, che fu subito smorzata da una fitta di dolore a causa di quel cretino alla presa con la spazzola.
<< Sei sicura che non ci abbia fatto il nido qualche uccello in questi capelli??>> Continuavano ad urtarci il sistema nervoso e l'unica loro salvezza era che non avevo dietro la mia bimba calibro nove.
L'ennesimo urlo mi fece voltare verso Celeste che guardava terrorizzata la donna davanti a lei.
<< Scusa, ma quella che cazzo è?>>
<< Semplice ceretta.>>
<< Preferisco essere torturata dai russi, almeno saprei sicuramente come uscirne.>> Aveva ragione, mi sentivo all'interno di qualche strana tortura e il problema era proprio che non potevamo uscirne.
<< Cosa fai con quella poltiglia?>> Guardai capelli rosa attraverso lo specchio.
<< Ci facciamo i capelli neri, così da mettere in risalto i tuoi tratti scuri.>> Fanculo.

Dopo ben tre ore di tortura, tra tinta, cose strane messe ai capelli di Celeste per farli allungare, scarpe alte come palazzi e vestiti strizza puppe avevamo finito. Mancava solo l'approvazione di quei cinque e dei capi.
Stando attente a non spaccarci una caviglia uscimmo da quell'inferno e percorremmo precarie un lungo corridoio con infondo un'altra porta. Con poca eleganza Celeste la spalancò trovandosi davanti sette bocche spalancate dallo stupore.
<< Che cazzo guardate?>> Celeste si lasciò cadere su una poltrana accato a Louis.
<< Forse dovremo lavorare un po' sui modi.>> Io seguii mia sorella e misi a sedere accanto a Michael. Una risatina uscì dalla bocca di Liam.
<<Belle mutandine!>> Notai dove puntava lo sguardo del ragazzo e subito mi ricordai che avevo un vestito corto e io mi ero seduta come se avessi addoso i miei comodissimi pantaloni.
<< Amo il pizzo!!>> Lo fulminai con lo sguardo, mentre gli altri si misero a ridere come dei rincoglioniti a cui mancava l'intero cervello.
<< Porco pervertito!! Se ci tieni al tuo amichetto tra le gambe smettila!!>> Liam incrocò le gambe, come se volesse creare una barriera per potreggere le sue parti basse.
<< Smettetela!! Dobbiamo parlare di cose serie!>> Michael si girò verso di noi e catturò la  nostra attenzione consegnandoci dei documenti.
<< Queste siete le nuove voi. Tu Irene ti chiamerai Jennifer Mary Marshall, mentre te Celeste Sarah Jade Marshall. Ricordate di usare sempre questi nomi quando siete in pubblico. Anche voi ragazzi dovrete chiamarle in questo modo se siete agli eventi.>> Io e mia sorella strabuzzammo gli occhi.
<< Aspettate un secondo, dovremo accompagnarli anche agl'eventi?>> Simon annuì alla domanda di mia sorella.
<< Dovrete essere sempre incollate a loro, come se foste la loro ombra.>> A quanto pare le brutte notizie continuavano ad aumentare.
<< Grazie alle nostre risorse siamo riusciti a crearvi anche una nuova vita. Ora siete le sorelle Marshall, famosissime modelle del New Jersey che hanno appena sfondato. Avete incontrato i ragazzi durante il loro ultimo Tour negli Stati Uniti e non siete mai venute allo scoperto perchè volevate sfondare senza il loro aiuto o eventuali raccomandazioni. Abbiamo riempito il Web di vostre foto, sicche da ora siete così famose da fare concorrenza anche a loro.>> Feci una piccola risata insieme a mia sorella che mi guardava compiaciuta.
<< Questa è l'unica cosa positiva di tutta questa merda di situazione.>> Il biondo mi guardò uccidendomi con il suo sguardo, ma non sa che ci sono parecchio abituata a persone che cercano di intimorirmi e hanno tutti più barba e tatuaggi di lui.
<< Paura biondino?>> Il ragazzo allentò la provocazione e riabbassò gli occhi.
<< Scusate se interrompo la vostra bellissima conversazione, ma vorrei continuare.>> A mala voglia tutti annuimmo alla richiesta del capo.
<< Come già detto ora siete famose sicchè la vicinanza con i OneDirectio non sorprenderà nessuno. Sarete delle semplici migliori amiche, che usciranno sempre con loro.>> La discussione cominciava ad essere sempre più inreale. Noi che andavamo d'accordo e che dovevamo vivere in simbiosi, quando mai sarebbe successo?
<< Però ci sono anche delle probizioni che dovrete rispettare. Numero uno, voi cinque non potrete mai uscire da soli, nemmeno per andare a comprare il latte. Secondo, se volete una notte fuocosa con la vostra ragazza, dovrà essere per forza in casa vostra e non dovrete, mai essere solo voi e la vostra dama?>>
Il ragazzo con gli occhi caramello dopo lo sciopero del silenzio riuscì ad aprire bocca, sorprendendo sia me che mia sorella.
<< Intende una cosa a tre?>> Disse malizioso il ragazzo.
<< Allora sai parlare?>> Disse mia sorella guardandolo ridendo.
<< Se dice queste cazzate però, forse è meglio che non apra bocca. Michael stava cercando di dire che voi non dovrete essere mai da soli con le vostre ragazze e che anche in causi straordinari, non dovrete rimanere in casa da soli. In camera potrete rimanere soli coglione!!>> Con il bronciò tornò a chiudere quella bocca spara cazzate, facendo lo sguardo da cane bastonato. Michael riprese la parola.
<< Allora tornando al punto. La casa che abbiamo scelto per voi due è proprio di fronte a quella dei ragazzi, che da oggi vivranno tutti insieme. Abbiamo già trasferito tutta la vostra roba ragazzi, mentre per tornare alla vostra, abbiamo inserito tutti i comfort richiesti, più delle cose che vi saranno utili per le varie uscite. Ora se volete seguirmi vi presento i vostri amici di avventura.>> Niall guardò Michael andarsene e si rivolse a noi confuso.
<< Scusate, ma ci saranno altre persone con voi?>> Feci una smorfia, non avevo voglia di spiegare, così lo lasciai fare a Celeste.
<< Michael è talmente tanto fissato, che definisce i gadjet esseri viventi. Ormai noi ci siamo abituate.>>

Sempre con scarso equilibrio, a piccoli passi mi avviai con tutti i ragazzi nella stanza accanto  alla precedente. Davanti a noi si trovava un tavolino pieno di gadget sopra.
<< Allora ragazze ora dovrete prestare molta attenzione.>> Prese un rossetto rosso tra le mani e lo passò a mia sorella.
<< Questo lo sapete già di cosa si tratta.>>
<< Anche noi lo sappiamo, non siamo mica cretini è un rossetto!>> Celeste tolse il tappo e con decisione puntò il rossetto verso il muro e premette un bottone. Una luce si proietto dall'oggetto sulla parete, creando un piccolo foro.
<< Allora sapevate che è un laser di ultima generazione che riesce a perforare anche il diamante, con il minimo sforzo?>> 
<< No io sapevo fosse un rossetto!>> Disse Niall girandosi verso i suoi compagni ancora in stato di coma apparente. Michael richiamò i nostri nomi.
<< Mentre questa è appena uscita fresca fresca dai laboratori della C.I.A. è una crema che se sparsa su tutto il corpo protegge la pelle dal fuoco evitando ustioni.>> Liam prese il barattolo e cominciò a passarsi il contenuto sulla mano. Michael gliela strappo velocemente dalla sua presa.
<< Non basterebbe nemmeno tutta una vita a cantare a ragazze arrapate per ripagare questa.>> Senza ascoltare molto il dialogo tra i due presi in mano un phon.
<< Scusa, ma immagino che con questo non mi debba sciugare i capelli?>>
<< Infatti, questo serve semplicemente per fondere superfici spesse e per poter creare un via d'uscita dove sembra impossibile.>> Riposai l'oggetto sul tavolo osservando incuriosita gli altri oggetti. Presi in mano un anello.
<< Quel microscopico anello ha il potere di entrare in qualunque serratura elettronica ed annientare tutte le sicurezze, anche quelle più difficili.>> Lo posai e presi  un paio di stivali.
<< Ogni tacco nasconde un segreto. Quello sinistro coltello, mentre quello destro rintracciatore di ultima generazione. Lo lanciate addosso a qualcuno e potrete seguirlo ovunque.>> Mi ero veramente impressionata dei progressi che avevano fatto in quell'anni. Mi ricordo che durante la mia prima missione avevo solamente una pistola e se non ti andava bene ti attaccavi al cazzo. 
<< Abbiamo orecchino con congegno per ascoltare a grandi distanze altre conversazioni, lacca accecante, giubbotti antiproiettili fatti su misura, potete metterli in tutte le occasioni e infine abbiamo lo smalto esplosivo. Lo applichi su una superficie e dopo poco quest'ultima va a fuoco. Mi soffermai sullo sguardo da pesci lessi che avevano quei cretini. Non era una cosa da tutti i giorni vedere queste cose, ma un po' di contegno.
<< Armi, fucili e altre cose le troverete nella vostra nuova casa.>> Salutammo Michael che ci avvertì che i gadget sarebbero arrivati a casa il giorno stesso. Uscimmo dall'ufficio di Simon e ci dirigemmo verso la nostra nuova macchina. Una lamborghini. Forse le cosa non mi sarebbe dispiaciuta. Misi in moto l'auto e prima di partire, mi accostai all'auto dei OneDirection e abbassai il finestrino trovandomi la faccia di Liam intenta ad accendere il motore.
<< Allora Payne, che la recita abbia inizio!>>
<< Non vedo l'ora!!>>

Due babysitters sottocoperturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora