- Mi ha fatto piacere rivederti.
- Anche a me ha fatto piacere!
- Ti vedo bene, no?
- Sì, sto molto meglio. Piano piano riprendo in mano la mia vita. E tutti i momenti persi.
- Non ti ho chiesto niente fuori perché non sapevo se avevi voglia di parlarne con tutti.
- Tranquillo, me lo immaginavo.
Era un ragazzo con un'estrema delicatezza. Era molto empatico e a volte mi spaventava quasi, perché sembrava che provasse sulla sua pelle tutto quello che succedeva intorno a lui. Era sensibile ai problemi degli altri. E si stava dimostrando molto sensibile anche ai miei. Una vicinanza che non c'era mai stata e alla quale non avevo neanche pensato in passato. Si era rivelato essere un silenzioso osservatore.
- Se ti va, possiamo incontrarci io e te per un caffè e ci raccontiamo un po' di cose.
- Volentieri.
- Allora fammi sapere quando sei libera.
- Venerdì pomeriggio?
- Va bene.