Prologo.

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E dopo che re Tritone ebbe scagliato l'ultimo urlo severo contro sua figlia, si ritiró all'interno dell'immenso palazzo, facendo sbattere con grande frastuono le porte di quest'ultimo.
Subito dopo, l'acqua e l'atmosfera circostante divenne scura e tenebrosa, segno che la tempesta era in arrivo. Succedeva sempre così, quando qualcuno contraddiceva gli ordini del re, ancor più se questo qualcuno era sua figlia. Ma Coralene era stanca e frustrata di dover sottostare alle sue decisioni, era stanca e frustrata di non poter scegliere la persona da amare.
E senza pensarci due volte inizió a nuotare, più veloce possibile, allontanandosi sempre di più dal castello.
Nuotó verso la superficie, e quando finalmente la raggiunge, si ritrovó davanti un enorme e lussuosa villa, che si ergeva sugli scogli, e con una grande piscina, che dava subito sull'oceano.
E mentre ammirava la bellezza di quell'immensa costruzione terrestre da sotto la terrazza, un'onda anomala la colpì all'improvviso, scagliandola verso l'alto e portandola a vari metri dall'acqua.
Quando però, subito dopo, si ritrovó nuovamente in acqua, rimase spiazzata dalla differenza di temperatura.
Era decisamente più calda rispetto a quella in cui era abituata a nuotare.
Non era più nell'oceano. Era arrivata dentro la piscina di quella villa.

Calum era concentrato mentre accordava la sua chitarra, quando improvvisamente sentì un forte rumore che lo fece distrarre. Andó a controllare, sporgendosi dalla finestra di camera sua.
Il terrazzo e il portico erano completamente bagnati, a causa della forte pioggia.
Ma un particolare colse la sua attenzione.
Un movimento proveniente dalla sua piscina.

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