Capitolo 1

352 10 2
                                    

Canzone del capitolo:

Arcade - Duncan Laurence

●●●

Tornare a casa è così strano, così diverso. Sarà perchè fino a 3 mesi fa il mio giardino era un ritrovo per giornalisti incuriositi dall'accusa di omicidio che portava il mio nome. Adesso è solo pieno di foglie che sanno d'autunno e rilassano il mio animo ancora sconvolto da ciò che ho passato la scorsa primavera. Nonostante abbia passato tutta l'estate in California dalla zia Chloe non ho ancora smaltito il fatto che tutti mi avessero visto come un'assassina e nessuno credesse alla mia innocenza escluse le mie migliori amiche Betty e Clary che ho videochiamato ogni sera dopo la mia fuga da Mystic Falls. Distolgo lo sguardo dal panorama oltre le vetrate della mia camera e noto lo strato di polvere su tutti i  libri riposti sullo scaffale sopra il mio letto. Certo papà non si era proprio scomodato a dare una pulita alla mia stanza durante la mia assenza. Mi incammino verso il ripostiglio per prendere un straccio pulito e del detergente per togliere quell'orribile odore di abbandonato dalla mia camera quando sento qualcuno parlare nel pianerottolo. Scendo le scale curiosa di scoprire quale compaesano avrebbe reagito per primo al mio ritorno inaspettato ma rimango stupita quando vedo mio fratello Edward che si slaccia gli scarponi da montagna e chiacchiera con papà delle solite auto che non potrà mai permettersi. Mi precipito verso le scale per salutarlo e sorprenderlo nonostante lui sia già stato informato della fine del mio periodo di relax. Scendo l'ultimo scalino della lunga scalinata fatta di corsa e appena lo vedo gli corro incontro per abbracciarlo e lui stranamente si mostra affettuoso nei miei confronti. Credo che Edward nonostante i nostri continui litigi e provocazioni sia la persona a cui sono mancata di più. Da quando non c'è più la mamma sia per mio padre che per lui sono io la persona con cui sfogarsi e confidarsi perciò l'ho sempre supportato e continuerò a farlo.

Lui: "Ecco che è tornata la guastafeste!". "Ma zitto che so che ti sono mancata come l'aria". "Hai ragione ma solitamente a noi vampiri non serve l'aria ahaha". Io:"Che scemo!".

E' così bello essere di nuovo tutti insieme felici e spensierati dopo una primavera orribile passata svolgendo incontri con avvocati per cercare di scagionarmi. Accompagno mio fratello al piano di sopra ed entrando nella sua stanza oltre al solito disordine noto subito che sulla scrivania c'è la foto di una ragazza bionda davvero bella.

"E lei chi sarebbe? Mi devi dire qualcosa fratellino?". Lui: "Lei è Caroline Forbes ed è un vampiro come noi, l'ho conosciuta quest'estate ad una festa dei Salvatore e appena ci siamo guardati è scoccata la scintilla". "Oddio basta non ci riesco a sentirti parlare d'amore, se solo tutte le tue conquiste sapessero che ti lavi una volta a settimana e lasci i vestiti in fondo al letto per mesi non ti verrebbero più dietro!". Lui: "Ma smettila sei solo gelosa, guarda che" dice inginocchiandosi davanti a me "Alice Cullen sarai sempre la mia preferita". Mi metto a ridere facendogli il verso e ricordandogli di non fare soffrire nessuna donzella durante l'anno scolastico proprio come aveva fatto negli anni precedenti.

Torno in camera ma appena sento ancora quell'odore orribile di luogo chiuso mi fiondo a prendere straccio e detergente. Finisco le mie pulizie di pasqua un po' in ritardo e decido di sistemare al proprio posto anche le cose nella valigia. Parto dai vestiti che grazie alla tecnica "salva spazio" della zia non si sono sgualciti e per fortuna non dovrò stirarli. Rimettendo tutti i capi nell'armadio mi rendo conto che ho davvero pochi abiti pesanti perciò mi riprometto che nel pomeriggio quando uscirò con Clary e Betty andrò a fare un po' di shopping autunnale. Sistemo anche le foto incorniciate con papà che mi ero portata per abbellire la stanza in California che dovevano servire a farmi sentire meno la mancanza di casa e noto sul fondo della valigia l'album di scatti dello scorso anno scolastico che durante questi tre mesi non ho sfogliato per paura di soffrire più di quanto non facessi già. Lo apro e in prima pagina trovo la foto del ballo dello scorso autunno dove io e Draco eravamo felici e innamorati. Avevo uno splendido vestito lungo rosa pienamente nel mio stile: semplice ma raffinato, i miei capelli erano raccolti in una coda alta e nel mio volto si legge tutta la sincera contentezza che provavo in quel momento. Ero completamente avvolta nelle braccia del mio accompagnatore, rilassata e serena, ignara di ciò che sarebbe accaduto mesi dopo. Come nelle classiche fiction romantiche io e Draco eravamo stati eletti re e reginetta del ballo. Eravamo davvero la coppia perfetta...

UNFORGETTABLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora