Capitolo 2

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Sono le 12:30, è suonata la campanella che segna la fine dell'ora, non mi dispiace questa scuola, tutto sommato è carina.

Esco dall'aula di storia dell'arte, senza proferire parola vado al bar che c'è all'angolo della strada, ho saputo che molti studenti vanno qua a mangiare perché la mensa fa proprio schifo.

Entro nel locale e dopo qualche minuto di coda riesco a comprare una focaccina, mentre mangio un ragazzo si siede vicino a me con nonchalance, lo guardo storto.

"Tu saresti?" Chiedo ingoiando un pezzo di focaccia.

"Sono Liam Payne" risponde lui sorridente

-ok non mi rompere i coglioni però- penso alzando gli occhi al cielo.

"Ti serve qualcosa?" Aggrottò le sopracciglia bevendo un po'di acqua.

"Sei nuovo vero?" Mi chiede il ragazzo dai capelli di un biondo scuro.

"Ti serve qualcosa?" Ripeto guardandolo male

"Questo pomeriggio ho un ora buca, posso farti il tour della scuola se ti fa piacere, sono della 3HI"

-no non mi fa piacere per nulla, ma poi cosa trova di divertente nel traumatizzare nuovi ragazzi? Bah-

"In effetti la scuola è abbastanza grande, va bene" gli concedo sbuffando

"Ci vediamo alle 14:20, ciao" sorride di nuovo e esce dal bar saltellando come una ragazzina di 10 anni nel Mood cappuccetto rosso.

-ma che problemi ha questo- penso finendo di mangiare, per poi tornare a scuola.

Dopo altre due ore di lezione lo raggiungo nell'atrio della scuola, c'è anche un'altro ragazzo li con lui

"Chi è sto biondo tinto?" Chiedo onestamente raggiungendo i due

Liam mi guarda con il solito sorriso

-CHE CAZZO TI SORRIDI BRUTTO COGLIONE PROBLEMATICO- lo guardo male pensando cose altrettanto carine verso l'amico.

"Lui è Niall Horan, siamo amici da sempre, va in classe con te giusto?" Il biondino tinto annuisce arricciando il naso mostrando un sorriso.

Il suo sorriso è diverso, lo rende più ragazzino, l'altro sembra solo un ottantenne con qualche crisi d'identità

"Non ne ho idea, a scuola si va per Studiare, non per fare amicizia, non sapevo neanche della sua esistenza sinceramente" alzo le spalle e mi sposto i riccioli dalla fronte

"Mi sa che hai sbagliato scuola Miss Styles" dice spavaldo Louis passando per il corridoio.

-MISS Styles?!? Seriamente!?!-

"Minchia parla il cavernicolo della situazione, c'hai due neuroni in croce, trecento ormoni da ragazzina in piscina con le sue amiche che guarda il bagnino e tutto il resto è involucro."

Liam mi mette una mano sulla spalla "non ti conviene parlare così con lui, sembra tanto docile ma non lo è fidati." Sussurra al mio orecchio.

"Sei un frocio" si limita a dire Louis sotto lo sguardo attento di Eleonor.

"E tu un cane" mi difende Niall

"Guarda come ti fai tenere al guinzaglio dalla Troietta della tua fidanzata, avresti dovuto vederla ieri in bagno a limonarsi con Jo-" il biondino viene zittito da Liam.

"Niall, smettila" lo rimprovera con un espressione seria.

-Pacifista del cazzo.- stringo i denti irritato.

-Quanto a Niall, non è così male infondo- penso tra me e me

Mentre Louis litiga con Eleonor, i ragazzi mi trascinano al piano superiore e iniziano a spiegarmi l'utilizzo di ogni aula.

"E infine, sulla tua destra, laboratorio di Architettura" dicono in coro gli amichetti.

"Ok mi sono già dimenticato tutto" sorrido innocentemente.

"Tranquillo, prima o poi imparerai"
Mi risponde il ragazzo svizzera, con un tono allegro.

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Ok questo è il secondo giorno di scuola e già non sopporto l'idea di dover passare altri 3 anni della mia vita in una scuola di decelebrati come quella.
La scuola in sé non è male, ma la gente dentro eccome.
Penso mentre come ogni mattina mi faccio una doccia, ci tengo ai miei riccioli più di quanto le persone possano pensare.

Dopo mezz'oretta arrivo a scuola, entro in classe con un po'di anticipo, vedo volare cartacce, temperini, gomme e aereoplanini di carta, sembra di essere alle elementari.

Alzo gli occhi al cielo e mi siedo al mio banco,mi guardo intorno e vedo Niall e un altro ragazzo craftare aereoplanini, la gente urla e schiamazza ridendo, finché entra in classe con passo deciso il prof di latino, con il suo papillon rosso e giacca nera, mammamia che cosa inguardabile. Tiro fuori dallo zaino l'astuccio mentre metà classe viene spedita dal preside.

"Tutti seduti, subito" ordina con tono fermo, con gli occhi taglienti e attenti verso la classe.

"Ti dispiace?" Giro la testa alla mia sinistra e vedo un ragazzo con i libri in mano, che evidentemente mi sta chiedendo di mettersi vicino a me.

Annuisco spostando le cose dal banco di fianco, appoggio il mento al palmo della mano e il gomito sul banco, guardando la lavagna riempirsi di parole incomprensibili in latino.

"Sono Calum" dice ad un tratto il mio compagno di banco.
"Quel tipo in fondo alla stanza vicino alla finestra è mio fratello, si chiama Zayn, è più grande di me ma è stato bocciato tante volte, una volta ha chiamato il prof di matematica 'mucca mongoloide', il preside appena ne è venuto a sapere sembrava calmo, ma appena Zayn ha svuotato un cesto di olive sulla cattedra è andato di matto, dovevi vedere che faccia aveva."

Mentre Calum mi parla trattengo le risate, quel Zayn dev'essere simpatico.

"Ma allora perché i prof ti chiamano Calum Hood e non Calum Malik?" Chiedo confuso chiudendo il tappo di un pennarellino della stabilo.

"Sono stato adottato" dice lui deglutendo, capisco che non ama parlare di questo argomento.

"Conosci quei due?" Chiedo indicando i due ragazzi che si lanciavano penne da mezz'ora.

"Si, sono miei amici, quello con il ciuffo biondo è Luke Hemmings, invece quello alla sua sinistra è Ashton Irwin.

"Capisco" annuisco chiudendo il quaderno.

"A Domani, Cal" abbrevio non per amicizia, ma per il fatto che non mi ricordo per niente il nome completo.

"Ciao sconosciuto" ride lui salutandomi con un cenno della mano.

"Sono Harry, Harry Styles" sorrido leggermente e me ne vado a casa con tutta la calma del mondo.

💚Hҽαƚԋҽɾ [Lαɾɾყ Sƚყʅʂσɳ]💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora