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Sabato 21 aprile 2018

Ripensando anche solo a quello che avevano caricato loro ultimamente (la Gaia e la Cate) questo mio essere annacquato mi era balzato agli occhi e mi aveva rovinato l'umore, anche la mattina dopo. La Cate non era scesa, doveva esserle arrivata la voce dei meme in costume, e Alesia era arrivata come se già lo sapesse.

«La gente è proprio stronza. Cattiva».

«Si».

«Non si accontenta mai, pur di farsi una risata calpesta qualsiasi sentimento».

«Si».

Quando si erano accumulati ormai dodici o tredici "Si" al suo monologo sull'orribile indole umana (e soprattutto maschile) nell'epoca dei social, mi aveva azzannato.

«Oh cazzo puoi anche partecipare alla discussione, sembri morto».

«Ho i miei cazzi Ale, uno potrà anche avere i suoi problemi».

«Si tipo che scarpini metterti ad allenamento».

«Te non mi conosci».

«Te non ti fai conoscere».

«Io non mi voglio far conoscere, io sto bene così».

«Sbagli».

«Oh che novità. Per te sbaglio sempre guarda caso».

Di colpo si era ammorbidita, forse si era accorta di essere partita per l'ennesima volta muro contro muro.

«No, anzi. Cioè hai sbagliato tanto, e sbagli a stare così sulle tue. Ma in sti giorni hai fatto tanto. Per lei intendo. Io penso che non sarebbe tornata a scuola senza il tuo intervento».

«Grazie, purtroppo però non sono riuscito a preservarla dato che siamo di nuovo io e te, e lo dici anche te che comunque era a disagio».

«Ma veniva, e sapeva che non c'era solo una pazza come me che urla dietro a chiunque fa battute o allusioni, ma anche uno come te che semplicemente c'è».

«Un palo in pratica».

«No, un faro forse».

Avevamo camminato fino a scuola senza più parlare. Avevo pensato a quanto fosse spigolosa, a quanto ci mettesse poco a incazzarsi. A quanto fosse poco adatta a fare da migliore amica a una che aveva bisogno che la gente se la dimenticasse.

E non mi sembrava nemmeno difficile riuscirci: a scuola, a calcio, in giro, quando ero con gli amici, gli argomenti di genere femminile cambiavano con una rapidità vorticosa. C'erano alcune intramontabili ma perchè era il loro carattere (vuoi complesso, vuoi libertino, vuoi dominante) che le lasciava al centro dell'attenzione, il resto viveva del fuoco di un post in costume o di una storia fatta alle terme.

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