Il Ducato di Rumelia comprendeva gran parte dei territori della penisola balcanica.
La carrozza si fermò di fronte all'imponente palazzo costruito accanto alle antichissime rovine dell'acropoli ateniese.
Ad attendere la regina di Tinia e i suoi figli c'era il fratello Alexander.
I cavalli si fermarono permettendo a Roxane di uscire allo scoperto e di poter di nuovo toccare terra dopo quasi una settimana di viaggio.
<<Sorella, da quanto tempo!>> esclamò Alexander avvicinandosi alla donna e abbracciandola.
<<Mi sei mancato fratello>> sussurrò lei al suo orecchio.
Alexander poi si volse verso i due nipoti e si abbassò un po' per arrivare alla loro altezza.
<<Siete cresciuti così tanto. Alla fin fine è da un po' che non ci vediamo>>.
<<Zio è vero che qua allevate cuccioli di tigre?>> chiese Celia all'improvviso.
<<Non solo tigri, ma anche leoni. Volete vederli?>> sorrise lui.
I due ragazzini fecero cenno di sì con la testa e il duca chiamò due donne al suo cospetto.
<<Portate i miei nipoti a vedere gli animali sull'antica acropoli>>.
Le due donne annuirono e li presero con sé sparendo poco dopo oltre l'orizzonte.
Alexander mutò il suo sorriso in uno sguardo cupo e preoccupato e guardò in faccia la sorella.
<<Che è successo Roxane?>> domandò.
<<Ho davvero bisogno di riposare. Poi ti racconterò tutto>> rispose la donna.
<<Prenditi tutto il tempo necessario. Bentornata a casa>>.
Il duca diede un bacio sulla fronte a Roxane ed entrambi si ritirarono nel palazzo.
Nel frattempo Eduardo e Celia avevano raggiungo vasti giardini delimitati da mura in marmo bianco pentelico.
<<Non sono pericolosi?>> chiese Eduardo ad una delle due donne.
<<Con quelli che reputano nemici lo sono, ma voi state dietro di noi e non ci saranno problemi>> spiegò ella.
Eduardo non sembrava molto rassicurato dalle sue parole, mentre Celia non vedeva l'ora di entrare.
La donna aprì il cancella ed entrarono all'interno di quello che sembrava un vero e proprio paradiso terrestre. C'erano vari alberi e arbusti tipici della zona e ad una ventina di metri di distanza c'erano dei cuccioli di tigre.
<<Possiamo toccarli?>> esultò Celia
<<Ma sei impazzita! E se sua madre ci vedesse>> esclamò il fratello.
<<A volte mi chiedo come fai ad essere mio fratello>> sbuffò la ragazzina.
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Odi et amo
Ficțiune generalăLa chiamarono la "Guerra degli dei" perché i quattro uomini più importanti e ricchi dell'occidente si allearono per porre fine alle tirannie e alle dittature che dominavano le terre di quella che chiamavano Europa ed Africa. L'alleanza liberò questi...