Eminem, i contenuti.

Introduzione.

"Cos'è il rap? È quello che fa Eminem."
Grazie alle proprie capacità, ai propri difetti e a una straordinaria macchina produttiva che lo ha trasformato in una bionda icona su quello sterminato desktop che è l'immaginario collettivo.
Nessuno è mai stato bianco come lui: nemmeno Vanilla Ice.
Ha una grande autoironia, elemento che molto raramente caratterizza i rapper, spesso costretti in un personaggio incazzato a tutti i costi e di matrice delinquenziale, sebbene in tanti casi le esperienze di vita siano assai meno gangsta di quanto raccontino.
Ha avuto contro veramente tutti: femministe, omosessuali, clero e ogni forma di conservatore, inclusi gli imbalsamatori.
Un pò come Marilyn Manson, peggio se ne parla meglio gli va.
Grande artista dall'infanzia difficile, come una mamma che convince tutta la scolaresca a non accanirsi contro il suo bambino, violento e gracile, che se è così non è tutta colpa sua.
Nel rap non fai strada se il tuo rap è scadente: lui è da un pò che costruisce viadotti.
L'hip hop è prima di tutto voglia di esprimersi, e di farlo attraverso codici (stilistici ma anche etici) mai usati prima, che sono stati creati all'interno della cultura americana. Ostentare donne svestite e gioielli è altrettanto hip hop quanto rappare rime di protesta e rivoluzionarie.
Se pensiamo che rapper di talento ce ne sono molti, rapper invece con un disegno ce ne sono molti, molti di meno.
Il rap ha bisogno prima di tutto di essere ascoltato.
Eminem è un'artista veramente completo. Un uomo dall'intelligenza complessa e acuta. Un furbo teppistello fabbricato e plasmato a piacere dall'industria dell'intrattenimento.
Non c'è nulla di male nell'avere successo, al tempo stesso bisogna, restare vigili, reattivi. Bisogna evitare che le coscienze si assopiscano. Dobbiamo essere tutti pronti, sempre, ad alzarci in piedi se qualcuno sta tentando di ingabbiarci in grafici di marketing o in luoghi comuni pronto uso: fuck it, let's all stand up.