Quarto capitolo: La fine dei sogni.

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Sala operatoria degli orrori di Eva

Mezz'ora dopo il giuramento di sottomissione di Lucifer a Eva.

Chloe e Trixie erano sedute per terra, legate con forti corde, ognuna con un pezzo di nastro adesivo sulla bocca. Eva entrò nella sala operatoria sorridendo soddisfatta. La pazza genitrice dell'umanità, indossava un camice da dottore, dicendo a Chloe e Trixie

"Vista la giovane età della signorina, le illustrerò una piccola lezione di anatomia sugli angeli"

Tolse il lenzuolo bianco dal tavolo operatorio. Sotto quel lenzuolo Lucifer, completamente nudo, disteso sulla pancia, con grosse cinghie alle gambe, braccia e collo, lasciando libera la schiena. Cinghie che sarebbero state niente, se Lucifer non fosse stato legato al giuramento dell'angelo.

Almeno, Lucifer avrebbe desiderato urlare a Chloe e Trixie di chiudere gli occhi, ma forse intuendolo, Eva gli aveva chiuso le labbra con grossi punti metallici.

Eva batte con il palmo della mano destra sulle spalle di Lucifer, dicendo rivolta alle due umane terrorizzate

"Cara bambina, cara donna, sia gli angeli che i demoni hanno le ali poste proprio vicino le scapola. Diventano piccole piccole, quando vengono rinfoderare, mettendosi accanto a l'osso. Quindi, non volendo che le ali mi colpiscano in faccia…"

Eva si sporse alla sua destra, prendendo da un tavolino di metallo, un lungo pezzo di ferro piegato a formare una U

"...blocchiamo una ala…"

Conficcò con forza le punte accanto la scapola di Lucifer vicino a lei, con Lucifer che resistete dal tentare di urlare, per non dare ulteriore dolore alle due umane adorate

"...dopo possiamo estrarre l'altra ala facendo una pressione qui…"

Conficcò un bisturi nella scapola opposta di dove era lei. L'ala uscì fuori dalla scapola in tutta la sua lucentezza.

Trixie odiava con tutto il cuore Eva, quella donna senza nessuna pietà che si accaniva su suo padre Lucifer. La bambina guardò con dolore l'ala, a pochi centimetri dal suo piede, ricordando con un nodo alla gola, tutte le volte che quelle ali le avevano dato conforto, gioia. Con sorpresa e tristezza di Trixie, la punta dell'ala le toccò il piede destro, come un ultimo addio.

Con orrore di Chloe e Trixie, Eva estrasse la scapola dalla spalla di Lucifer, cui era attaccata l'ala. Con rabbia, Trixie tentò di alzarsi da terra, nonostante le corde che la legavano, per tentare di fermare Eva che rise. Una risata che si bloccò nella gola di Eva, impressionata dalla bambina che riusci ad alzarsi, correndo da Lucifer, mentre Eva spaventata da tutta quella volontà della bambina, si precipitò fuori la sala operatoria. Con dolore, Chloe vide sua figlia appoggiare la fronte a quella di Lucifer, in un mugugnare dei due, estremo tentativo di comunicare. Uno scagnozzo di Eva afferrò Trixie per le spalle, rimettendola accanto a Chloe per terra. Tentando di ritrovare un po' di dignità, Eva rise continuando nell'estrazione dell'altra ala.

Accanto a Trixie, Chloe decise di fare un estremo sacrificio d'amore, pur di sapere Lucifer vivo, prego il padre del re dell'inferno, Dio.

"Dio ti prego, non puoi permettere che questo demonio che si chiama Eva continui. Ti scongiuro, aiuta tuo figlio Lucifer. Lui non merita tutto questo. Io sono pronta al sacrificio più terribile pur di saperlo in vita. Mi strapperò il cuore, non vivendo più felice con lui. Sono pronta a questo purché lui viva"

Una luce divina illuminò la sala operatoria. Spenta la luce divina, comparve accanto a una terrorizzata Eva un angelo. L'angelo era Michael, il fratello gemello di Lucifer che afferrò per il collo Eva, dicendole con rabbia

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