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Quel giorno Midoriya Izuku era solo uscito a fare una passeggiata, non si sarebbe mai aspettato di trovarsi davanti ad un Kudo in carne ed ossa.

I Kudo costituiscono il 50% della popolazione, anche se negli ultimi secoli hanno iniziato ad odiare il contatto con gli umani , quasi come la maggior parte degli umani li odiano ed hanno iniziato a chiamarli Kemono, ovvero bestie. Ciò che contraddistingue gli umani dai Kudo è il fatto che quest'ultimi hanno forma semi-umana, portano infatti la caratteristica che contraddistingue il proprio spirito guida, possono nascondere questa caratteristica agli umani ma è un enorme dispendio di energie e molti lo considerano un segno di sottomissione.

- Guarda cos'abbiamo qui!

- Shigaraki, non dovresti esagerare, non riusciremo a venderlo, se ci giochi.

Furono queste le voci che il verdino sentì mentre percorreva il sentiero che lo avrebbe portato a casa della propria migliore amica.

Si nascose dietro dei cespugli per sbirciare quello che stavano facendo i due uomini.

- Questo è un mezzosangue, speravo in una razza pura ma ci possiamo accontentare anche di lui.

Izuku cercò di sporgersi il più possibile per capire di cosa stessero parlando i cacciatori. Vide un Kudo cane lupo, ad eccezione che per la coda e le orecchie da lupo e i canini molto sviluppati sembrava un umano, era alto e muscoloso, indossava solo dei pantaloni su cui era stato praticato un buco per far muovere più facilmente la coda, i capelli, le orecchie e la coda erano biondo cenere. Gli occhi rosso fuoco erano bellissimi agli occhi di Midoriya. Il povero ragazzo era caduto vittima di una rete e da una spalla e da una gamba sanguinava.

"Devo fare assolutamente qualcosa, non posso stare a guardare e basta."

Lanciò una pietra vicina verso lato opposto rispetto al cane lupo, facendo voltare i due cacciatori e approfittarne per tagliare le corde che legavano il ragazzo.

Il ragazzo mugolò, e colui chiamato Shigaraki si voltò, ma il verdino si stava issando sulle spalle il Kudo semi-svenuto e stava correndo a tutta velocità il più lontano possibile.

Dopo poco tempo i cacciatori avevano perso di vista i due.

-*-

Oramai erano passati due giorni da quando il verdino aveva salvato il biondo. Il Kudo non riusciva a muoversi e a rimanere cosciente a lungo a causa delle ferite e dei lividi, che Midoriya notò per bene solo quando iniziò a medicarlo.

Ma dopo un po' di giorni il biondo iniziò a riprendersi, mentre il verdino gli stava cambiando le bende alla ferita sulla spalla.

- Finalmente ti sei svegliato.- gli disse il più piccolo facendogli un sorriso solare, tanto che al cane lupo sembrava stesse brillando, con tanto di aureola e fiorellini intorno.

- S-Sei un angelo? Sono morto?

- No, tranquillo, sei duro a morire, io sono solo un semplice umano.- disse ridacchiando.

- U-Umano?- disse lui un po' intimorito.

- Tranquillo, non ti farò niente, sei al sicuro. Quei cacciatori non ti verranno mai a cercare qui.

- P-Perché mi hai salvato?

- Se tutti gli umani stessero semplicemente a guardare mentre i Kudo vengono sterminati, niente cambierà mai, non pretendo di pensare che da solo riuscirò a cambiare il mondo, ma posso iniziare a far qualcosa, seppur nel mio piccolo.

- Sei un umano strano.

- E' un complimento o un insulto?

- Io non sono il tipo che fa complimenti, ma di solito quando incontro un umano ci sono due possibilità: o mi vende al mercato nero, o ho un'alta probabilità di finire a pezzi.

- È terribile.

- Non hai idea quanto. A volte ho davvero temuto di non potercela fare. La cosa che mi dà la forza di dire "Non voglio morire" è la libertà. Ma è ciò che più rischio ogni giorno. E se succede è peggio di morire. E' come se ti togliessero la tua identità.

- Lo dici come se l'avessi vissuto.

- Chi ti dice che non è così? Una volta due professionisti nel mercato dei Kudo mi ha catturato e rinchiuso in una gabbia per giorni, per prendersi gioco di me mi davano croccantini per cani. Poi quando stavano per vendermi sono riuscito a fuggire.

- Come si possono fare cose del genere?

- Non tutti pensano che noi dovremmo vivere. Per la maggior parte degli umani siamo solo mostri, abomini della natura.

- Non è giusto...

- Non so se l'hai notato, ma niente nella vita è giusto, Broccoletto.

- Vedo che ti sei ripreso abbastanza per prendermi in giro.

- Mi piace come soprannome.- disse passandogli una mano tra i capelli.

- Anche a me...- disse sottovoce l'altro per non farsi sentire, arrossendo.

- Sei carino, mi ricordi un coniglio. Anche se di solito li mangio.

- Beh, mi fa molto piacere sapere di assomigliare a qualcosa che di solito mangi.

- Dai, non fare il suscettibile.

Il verdino stava per ribattere quando fu fermato da un bussare alla porta.

- Credo sia Ochako. Prima di qualsiasi cosa, sappi che lei potrebbe sembrare un po' pazza, ma è bello stare in sua compagnia.

- E' la tua ragazza?

- Cosa? No! Lei è fidanzata, e poi sono sicuro di non essere il suo tipo.

- E perchè?

- Sono un ragazzo.

- Ah. Okay.- il biondo capì al volo.

Mentre Izuku andava ad aprire la porta il Kudo ne approfittò per guardarsi intorno.

Dopo pochi secondi la porta della camera si spalancò.

Comparve una ragazza dai capelli bruni, come gli occhi, e lo guardava con sguardo da pazza.

- OMMIODDIO! E' FANTASTICO! Ma come si chiama?

- Ochako, placati, lo stai spaventando.- poi si rivolse al cane lupo- Ti presento Uraraka Ochako, la mia migliore amica. Ochako, lui è...

- Bakugo Katsuki.

I due si accorsero in quel momento di non essersi ancora chiesti i reciproci nomi.

- Izuku Midoriya! Mi vuoi dire che non hai ancora chiesto il nome? Oh dio! Non ci posso credere! E io che mi aspettavo che i gay fossero i campioni del flirt e dello scop-

- Ochako!

- Non posso nemmeno dire come la penso?

- Ma scusa non sei anche tu omosessuale?

- Con le donne è diverso.

- Ah sì?

- Sì, noi non ci mettiamo anni a capire la nostra sessualità, a capire se una persona ci piace e a flirtare in modo che non se ne accorga. A voi maschi bisogna fare il disegnino.

- Ma non è-

- Chi ti ha fatto capire di essere gay?

- Tu.

- Chi ti ha fatto capire che se uno è figo non significa che è automaticamente un pezzo di merda?

- Tu.

- Chi ti-

- E va bene! Hai ragione.

- Bravo coniglietto.

- Allora non sono l'unico ad aver pensato che assomigli ad un coniglio!- intervenne il biondo.

- Izuku, sposa questo ragazzo.

- E mandare a quel paese la tua sanità mentale? No, grazie.

- Ma io non ho una sanità mentale.

- Poveri noi.

Fedele come un cane e feroce come un lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora