Il barista aveva lo sguardo perso nel vuoto quando aveva visto i ragazzi svenire a terra uno dopo l'altro. Dentro il suo corpo stava gridando, cercando di aiutarli. Ma non riusciva a muovere nemmeno un arto.
Il cigolio della porta e i tonfi gli fecero capire che qualcosa non andava. Stava implorando aiuto ma solo un ragazzo magro e alto dai capelli rossi si diresse verso il bancone con un sorriso felino. I suoi occhi neri sembravano dei pozzi d'oscurità.
Venne risucchiato in quel vortice di ombre senza riuscire a porre resistenza, dimenticandosi di tutto, come se ogni cosa fosse scomparsa e risucchiata in un buco nero.
Sentì un click nella testa e strabuzzando gli occhi si ritrovò fuori dal locale.
Guardò le saracinesche abbassate, le luci spente e le chiavi che aveva in mano senza ricordarsi di aver chiuso il locale o di cosa avesse fatto nelle ultime due ore.
Scosse le spalle e sbadigliando s'incamminò verso casa.
«Avremmo potuto far bere anche a lui il vino Bjorn. farlo andare via così...» nonostante la faccia pensierosa di Bjorn, Chang-ryu continuò «domani non si sarebbe ricordato più nulla, così c'è il rischio che si ponga delle domande»
Ignorandolo si mise in spalla una ragazza minuta portandola nei furgoni blindati che avevano lasciato nel retro del locale. Enzo lo stava aspettando ed era pronto a caricarla e legarla.
«Sembra che c'è ne siano più del previsto... li avete contati? Quanti sono?» Mike stava osservando i corpi all'interno del blindato.
«Sono in dodici... tre si sono uniti all'ultimo minuto.» rispose Eko indicando con il dito la ragazza che stava portando in braccio verso il furgone «dobbiamo sbrigarci Bjorn» erano pronti per dirigersi verso l'aeroporto «Adam non avrà la pista libera per tutta la notte.»
Lo sguardo intimidatorio di Bjorn penetrò Eko facendoli provare una paura atavica. Eko distolse lo sguardo e il compagno gli sorrise divertito.
«Perché il Roofis ha impiegato così tanto a fare effetto?» chiese Bjorn «A quest'ora dovevamo già essere da Adam»
Eko non incrociò il suo sguardo chiudendo le porte del locale. Bjorn salì al posto del guidatore seguito da Eko, Chang-ryu e Roney entravano stanchi in un altro blindato.
«Si sono aggiunte persone all'ultimo. E poi la dose che ho messo era minima» la voce da ragazzo di Eko lasciava trapelare la sua stanchezza «volevo che fossero vigili in tempo».
Lo guardò aspettando di essere ripreso per quell'errore, e il suo sguardo mortificato fece alzare gli occhi al cielo a Bjorn.
«L'importante è riuscire a prendere l'aereo entro l'orario stabilito con Adam e Mike» ingranò la marcia e condusse il furgone fuori dal vicolo immettendosi nella via principale.
«Tieni le tue scuse per Mike, perché se arriveremo di nuovo in ritardo non ti coprirò le spalle» disse colpendogli in modo fraterno il braccio.
Un rantolo uscì dalla bocca di Eko dopo aver accusato il colpo. Guardò i bicipiti dell'amico notando come le sue braccia esili ed ossute lo facessero sembrare ancora più magro.
Bjorn si sentì addosso il suo sguardo e sorrise sentendolo tentennare.
«Dopo le prove non sono riuscito a mettere su neanche 5 chili di muscoli. Speravo che l'accademia mi avrebbe aiutato» Eko si fece paonazzo e si guardò le mani appoggiate alle gambe.
«Si, ricordo come eri quando sei partito» disse Bjorn sorridendo facendosi sfuggire una nota nostalgica nella voce.
«Eri così carico di aspettative» disse Bjorn con fare sognante «è stato bello vedere come siano state tutte disilluse».
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HILA: il risveglio -libro 1-
FantasyRiley è una ragazza normale, che dopo un passato traumatico ha deciso di rifarsi una vita in una metropoli affollata. Finché un giorno la realtà le crolla sotto i piedi, prendendo sfumature che mai avrebbe immaginato.