Riley fece un lungo sbadiglio guardandosi attorno. Le sembrava che quella giornata fosse durata quarantotto ore per tutto quello che era successo, e l'unica cosa che voleva era stare nel suo comodo divano a rilassarsi guardando qualcosa o leggendo.
Invece avrebbe dovuto vedere Gaya, in quel locale decisamente troppo affollato.
Scocciata bevve un altro sorso del suo Gin -Tonic per trovare una parvenza di spirito adeguato all'ambiente.
Guardò l'orologio alzando gli occhi al cielo "mai che sia in orario, la prossima volta mi presento all'appuntamento un'ora dopo " mandò un messaggio a Gaya per sollecitarla a muovere il culo, quando con la coda dell'occhio vide che le era affiancato un ragazzo.
«Che ci fa una bellezza come te tutta sola?» esordì con voce seducente.
Riley alzò un sopracciglio e si dovette trattenere per non ridergli in faccia «quello che fanno tutte le persone che vanno in un bar?» il tono sarcastico sottolineò la banalità della domanda.
«Bhe, ho pensato di farti compagnia. Mi dispiace vederti da sola imbronciata. Ma se vuoi posso tenerti compagnia io» continuò lui imperterrito facendole un sorriso sghembo ed ammiccando.
Il voltò di Riley perse ogni traccia di ilarità mentre faceva un profondo respiro. La stanchezza aveva fatto ridurre maggiormente la poca pazienza che aveva «sai che questo approccio non funzionava nemmeno vent'anni fa... perché pensi che possa farti avere qualche chance ora?» la sua voce uscì più acida di quello che pensava, ma non le importava. Scosse la testa come se avesse davanti un bambino anziché un ragazzo che aveva sicuramente qualche anno in più di lei. «ti ringrazio per la tua compassione, ma per quanto il tuo cavalleresco atto di voler fare compagnia ad una povera damigella rimasta sola in un bar, ti ricordo che non per forza una persona seduta da sola necessiti di compagnia.» sorrise freddamente «hai mai pensato che la gente voglia semplicemente stare per i cazzi suoi qualche volta?»
Il volto del ragazzo si fece di marmo e la guardò come se fosse diventata un bidone dell'umido «non sai che ti perdi» disse voltandole le spalle e allontanandosi.
«Immagino...» disse Riley, più a sé stessa che a qualcuno in particolare.
Una risata familiare la fece sobbalzare sullo sgabello.
«Vedo che sei restata la classica acida di sempre» Riley sorrise, e si voltò nonostante avesse riconosciuto la voce. L'avrebbe riconosciuta anche in mezzo ad altre cento.
«Certo, non vedo perché dovrei smetterla, mi diverte troppo» alzò le spalle in modo innocente. «E poi sarei stata più comprensiva se avesse avuto un altro approccio... Ma non sono in giornata e lui ha detto le cose sbagliate»
I suoi occhi incrociarono quelli di AnaÏs ed un sorriso che le riscaldò il cuore le illuminò il viso. Una sensazione simile al miele caldo le riscaldò il corpo, facendole passare la stanchezza che aveva provato fino ad un attimo prima.
Alzò il bicchiere per mimare un brindisi e la sua ex ragazza la imitò sorridendo prima di bere un sorso del suo cocktail analcolico.
«Fammi indovinare, stai aspettando Gaya?» la voce di AnaÏs era una melodia, il che la rendeva una cantante superba. Sorrise al dolce ricordo di quando l'aveva conosciuta: era stata proprio la sua voce a colpirla la prima volta che l'aveva vista esibirsi.
«Certe abitudini non si perdono mai...» sollevò le spalle con noncuranza, e prima che AnaÏs riuscisse a leggerle dentro cambiò discorso «tu ti esibisci o sei qui per piacere?»
«Entrambi in realtà. Sono qui con una ragazza ma prima mi sono esibita. Stavo andando al bancone quando ti ho visto... e mi sono goduta la scena.» il sorriso le illuminò il viso facendo risplendere la pelle d'ebano della ragazza.
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HILA: il risveglio -libro 1-
FantasiRiley è una ragazza normale, che dopo un passato traumatico ha deciso di rifarsi una vita in una metropoli affollata. Finché un giorno la realtà le crolla sotto i piedi, prendendo sfumature che mai avrebbe immaginato.