la tragedia

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2)Era tutto brutto li' non avevo i vestiti che volevo,le gonne ampie,gialle o rosse o verdi,avevo solo un pigiama a righe bianco e blu.

Mi rasarono i capelli lunghi ricci neri che avevo.

Dopo un mese non avevo pancia,avevo un lavoro e non avevo neanche piu' un giocattolo.

Piu' passavano i giorni piu avevo la mancanza di mio padre,non sapevo dove fosse,allora una mattina mi misi alla ricerca di lui! Riuscii ad andare in un altro campo,li' doveva esserci mio padre;chiesi persona per persona dove poteva essere.

Finalmente qualcuno mi disse che potevo vedere in infermeria.

Io pensavo che lavorasse la',invece no,lui stava in coma da quasi 3 settimane.

Il dottore mi disse che non poteva continuare cosi' e che fra poco poteva morire.

Volevo urlare,piangere,buttare il mondo da su in giu e viceversa,ma di nuovo qualcosa mi bloccava,a quel punto capii che era come una mano trasparente,un angelo.

Tornai a dare notizie a mia madre che anche lei non stava bene,rimase molto male,per colpa mia le rintristai la giornata.

Lavoravo nel campo,c'erano tanti bambini come me che lavoravano li'.

Era la prima volta che lavoravo in un campo,e neanche lo volevo fare,ma meglio della morte.

Due giorni dopo arrivo' mia  madre  verso di me correndo e piangendo e mi disse:

Polly la morte ha chiamato tuo padre.

La mano trasparenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora