Soulmates

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N.B. Supergirl e i suoi personaggi appartengono ai creatori della serie , non è intesa nessuna violazione del copyright.

LENA P.O.V.

Abbiamo fatto pace finalmente io e Kara, e si lo so che se non è successo prima è colpa mia tanto quanto di Kara, ma che posso dire, la mia determinazione equipara la mia testardaggine. Pero non ho resistito mi mancava, mi mancava come l'aria, mi mancavano il suo sorriso e la sua luce ad illuminare le mie giornate. Nella mia vita ho subito tanti tradimenti da quelli che si reputavano amici, persone che si sono avvicinate a me solo per il mio nome, che volevano tenermi d'occhio o che più semplicemente volevano qualcosa da me o dalla mia famiglia. Con alcune di loro non ho battuto ciglio mentre tagliavo i ponti, ma con altre ci ho sofferto e pure parecchio, ne è un'esempio Andrea. Ma con Kara è stato diverso, non riesco a metterla in nessuna di queste categorie, quando ho scoperto le sue bugie mi si è spezzato il cuore e man mano che passavano le giornate senza di lei mi è sembrato non di aver perso un'amica, ma piuttosto di aver perso molto di più. Boh forse è perché è l'amica più cara che io abbia mai avuto, ma non so, mi sento come se mi mancasse qualche pezzo del puzzle. Come ho detto di tradimenti ne ho subito tanti ma nessuno e dico nessuno ha avuto su di me l'effetto che ha avuto quello di Kara Danvers, quest'ultimo mi ha scalfito in profondità, e da scienziata quale sono, mi sto impegnando per risolvere il mistero, per scoprire l'incognita, ma per ora tutto quello che so è che da quando mi sono presentata al suo appartamento e lei mi ha perdonata, mi sento come se mi si fosse tolto un peso dal cuore. La sua mancanza era un dolore silenzioso fino a quando sono riuscita ad identificarlo e con la speranza di poter riavere uno dei suoi abbracci, ho messo da parte la testardaggine e mi sono decisa ad andare a parlarle. Ora le cose sono migliorate, non posso dire che il nostro rapporto sia quello di prima, non ancora almeno, ma svanito l'imbarazzo iniziale, stiamo tornando ad essere noi. Quest'oggi ne è la prova, abbiamo organizzato uno dei nostri famosi pranzi, ed è per questo motivo che mi sto dirigendo alla CatCo, è una giornata soleggiata qui a National City ed il traffico scorre lento, quindi il mio autista ci mette un po ad accompagnarmi, ma fortunatamente arrivo comunque in orario. Prendo l'ascensore e mi dirigo verso l'ufficio di Kara, solo che non appena raggiungo lo spazio dove si trova la sua scrivania, desidero che non averlo fatto poiché la vista che si para davanti a me è di quel giornalista William che prende la mano di Kara e si sporge per baciarla. Istintivamente mi volto e torno velocemente verso l'ascensore, non capisco perché questa scena mi abbia disturbata tanto, dovrei essere felice del fatto che Kara vada avanti sentimentalmente dopo la rottura con mon-el, ma invece tutto quello che sento è un'emozione che mi fa arrabbiare, sembra quasi gelosia, ma non può essere vero? Oppure si?

KARA P.O.V.

Ho quasi finito le rifiniture del mio ultimo articolo, si lo ammetto ho usato un po della mia super velocità, ma solo un po', e poi avevo un buon motivo, ovvero non far tardi all'appuntamento con Lena. Una volta sistemati gli ultimi appunti sono pronta e mi appresto a lasciare l'ufficio per andare incontro a Lena, che conoscendola sono sicura sia da queste parti, non fa mai tardi ad uno dei nostri appuntamenti anzi arriva sempre in anticipo a differenza mia. Ma ecco che come metto piede fuori dall'ufficio, puntuale come un'orologio svizzero, con il suo fantastico tempismo ( fantastico si fa per dire), arriva William. Ci sono uscita ad un solo appuntamento, per far contenta Alex che mi diceva di dargli una chance, ma l'appuntamento è andato malissimo e come non mi piaceva prima non mi piace neanche adesso. Ho cercato di farglielo capire gentilmente ma lui continua a provarci con me e a sfruttare ogni occasione per chiedermi un'altro appuntamento. Sospetto fortemente che anche ora sia qui per questo motivo e questa volta sono determinata a fargli capire che non mi interessa.

W: Hey Kara, sei libera stasera?

K: Ciao, in realtà ho già un'impegno.

W: Va bene allora domani sera?

Mi dice con quel sorriso che lui crede essere affascinante e che in realtà è pieno di arroganza, poi mette la sua mano sulla mia è si sporge per baciami, ma io mi scanso immediatamente.

K: Non credo sia una buona idea William.

W: Cosa perché?Il nostro primo appuntamento è andato alla grande.

K: Non voglio essere scortese, ma no, William, non è andato alla grande, è meglio se rimaniamo colleghi di lavoro.

W: Ma non capisco.

K: Ascolta William, non è colpa tua ma mia, il mio cuore appartiene a qualcun altro, ma sono sicura che anche tu troverai la persona giusta per te.

W: D'accordo Kara, come vuoi, chiamami quando cambi idea.

Non lo degno di una risposta così lui se ne va lanciandomi un'ultimo sguardo di disappunto. A questo punto, finalmente libera prendo l'ascensore e mi dirigo verso l'uscita della CatCo, ma di Lena non c'è traccia. Accendo lo schermo del mio cellulare e noto che sono le 12:30, ben oltre l'orario in cui io e Lena avremmo dovuto incontrarci, così sblocco il cellulare per vedere se mi è arrivato qualche messaggio di quest'ultima in cui mi avvisa di un suo ritardo, ma non c'è niente. Mi sembra molto strano così decido di chiamarla e quando non risponde, per paura che le sia successo qualcosa volo verso casa sua. Atterro sul balcone e vedendo Lena che se ne sta seduta sul divano con un bicchiere di Chardonnay e lo sguardo perso nel vuoto, busso alla porta finestra per farmi aprire. Scossa dai suoi pensieri dal suono del mio bussare, Lena si alza e riluttante viene ad aprirmi.

K: Hey Lena, io sono venuta a controllare se va tutto bene.

L: Va tutto bene.

K: Oh, allora hai avuto qualche imprevisto o ti sei dimenticata del nostro appuntamento per pranzo?

L: Non l'ho dimenticato.

K: È successo qualcosa? Ti stai comportando in modo strano.

L: Kara perché sei qui?

K: Che intendi? Te l'ho detto, ero preoccupata per te.

L: Torna dal tuo fidanzato.

K: Non ho un fidanzato Lena lo sai bene.

L: Risparmiami la farsa, Kara, vi ho visti.

K: Non so di cosa stai parlando.

L: Sono venuta alla CatCo a prenderti e ho visto te e quel William, perciò Kara torna da lui.

K: Lena non è come pensi, e poi perché non sei rimasta? Non è che sarai gelosa?

L: E di cosa dovrei essere gelosa? Siamo amiche.

K: Bene allora non ti importerà se vado da lui.

L: E invece mi importa.

K: Allora sei gelosa!

L: No! Sono solo una buona amica che sa che meriti molto di più di quello li.

K: La smetti tu adesso con la finta di "siamo solo amiche " ? Perché siamo sincere, noi due non siamo mai state solo amiche.

L: Siamo state solo amiche!

K: Hai riempito il mio ufficio di fiori!

L: Era un gesto di .... amicizia ecco!

K: Cercherai ancora per molto di convincerti che il nostro rapporto sia sempre stato un'amicizia oppure mi dai ragione e lasci che ti bacio?

Mi risponde avvicinandosi a me e io chiudo la restante distanza tra di noi e la bacio. È un momento magico che voglio non finisca mai.
Quando ci separiamo per il bisogno d'aria ci appoggiamo l'una all'altra e ci diamo un'altro bacio ugualmente dolce sebbene più breve. Entrambi i nostri volti esprimono la felicità che stiamo provando.

L: Kara Danvers aka Supergirl, mi faresti l'onore di essere la mia ragazza?

K: Si, certo, che voglio essere la tua ragazza!

Finalmente entrambe abbiamo trovato la nostra anima gemella, niente è mai sembrato più giusto.

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