Capitolo III - Riley

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Il vento soffiava forte, le nuvole coprivano completamente il cielo in una morbida e grigia distesa. Riley se ne stava in piedi in mezzo al campo da quidditch con la sua firebolt in mano, la schiena dritta  la testa alta in una sorta di tentativo di irradiare sicurezza e fiducia in se stessa; ma la verità era che l'ansia la stava lentamente consumando da dentro.

Sulle torri tutt'attorno, gli studenti strepitavano ed esultavano e sventolavano striscioni, sebbene la partita non fosse ancora iniziata. Il rumore era assordante.

Cominciato un nuovo anno di scuola, dopo che durante la seconda partita il designato cercatore era caduto dalla scopa fratturandosi una gamba, la giovane cacciatrice era stata promossa anch'essa a cercatore. 

Dopo sette anni passati a sognare quel momento quasi tutte le notti, non le sembrava vero che fosse arrivato. E se all'inizio quando il capitano della squadra gliel'aveva comunicato aveva fatto i salti di gioia, ora solo l'idea la faceva rabbrividire e le faceva venire voglia di nascondersi sotto le coperte del suo letto e fingere di essere malata e di non poter partecipare alla partita. 

Tuttavia, sapeva fin troppo bene che non poteva farlo: l'intero destino nel torneo della squadra di Grifondoro ora dipendeva da lei. Non poteva semplicemente scappare via con la coda tra le gambe proprio ora che l'intera casa era venuta a conoscenza del suo nuovo ruolo e non aspettava altro che vederla in azione. E poi era prefetto, dannazione! Si sarebbe rovinata la reputazione, volando via all'ultimo momento.

Ciò però non toglieva che giocare contro Serpeverde quando il loro cercatore era Draco Malfoy era abbastanza terrificante.

 L'intera Hogwarts sapeva di cosa era davvero capace il biondo, e sapeva anche quanto fosse disposto ad utilizzare la magia sul campo pur di vincere. Era questo che la spaventava di più. Quello se ne stava lì, nella sua divisa verde, con un sorrisetto malizioso strappato in faccia come se non avesse alcuna minima preoccupazione al mondo, e le dava fastidio.

Quando finalmente Madame Hooch fischiò e la partita cominciò, Riley si sentì percossa da un brivido in tutta la  schiena. Si alzò in volo ed immediatamente, si pose più in alto di tutti, il vento che le portava i capelli davanti al viso e le comprometteva la visuale. Draco non tardò a presentarsi al suo fianco. 

<<Che fai lì impalata? Guarda che di sotto stanno giocando una partita>> La sua voce era a malapena udibile sopra i fischi e il tifo, ma dalla sua espressione ne sin avvinceva il tono.

<<Sparisci, Malfoy>> Gli disse Riley con un gesto della mano, come per scacciare una mosca, e poi si tuffò in mezzo alla partita.

Il bolide sfrecciava frenetico in ogni direzione, quasi colpendola in faccia, e la Grifondoro dovette fare del proprio meglio per non distrarsi. Tutto quello che le serviva era un luccichio, un piccolo bagliore dorato che le indicasse la presenza del boccino, e sarebbe immediatamente volata a prenderlo.

Serpeverde segnò un punto, e la casa sugli spalti eruppe nel grido più forte di sempre.

<<10 a 0 per Sepeverde!>> Annunciò Grace Hill dal microfono che quel giorno era stata scelta per la telecronaca assieme a Natalie Williams, come se qualcuno poi se lo fosse perso. Draco diede il cinque ad uno dei suoi battitori. Riley sbuffò, tesa.

La partita riprese a passo incerto. Per ogni volta che Madame Hooch fischiava ed essa ricominciava, un  Serpeverde segnava un altro gol, mentre Grifondoro faceva fatica anche solo a colpire la pluffa. Che fossero in condizioni penose nella loro squadra non era un segreto, ma ora si stavano raggiungendo nuovi livelli. La ragazza non si era mai sentita più preoccupata, e il cuore le batteva in gola. 

Si ritrovavano a 50 a 0 quando improvvisamente, la ragazza notò un luccichio con la coda dell'occhio. Si voltò, e davanti a se vide il boccino d'oro in tutto il suo splendore, fermo a mezz'aria come se stesse aspettando che qualcuno lo acciuffasse, le sue ali che volteggiavano frenetiche come quelle di un colibrì. Subito lanciò la sua scopa in avanti e si tuffò a prenderlo. Era questione di metri, c'era quasi, protese la mano e...

Qualcosa la spinse e Riley volteggiò in aria, costretta a deviare completamente la direzione della scopa per non cadere: quando si rimise finalmente dritta, vide Draco che la superava e così facendo vinceva la partita. i Grifondoro cominciarono a fischiare e a schiamazzare davanti al fallo, mentre quello mostrava a tutti il boccino nella sua mano con fare trionfale. 

<<Malfoy prende il boccino, e con questo sono 200 a 0 per i Serpeverde...>> Sospirò Natalie dal microfono, mentre Grace Hill saltellava e batteva le mani per la vittoria della sua casa. <<Anche questa volta, i Grifondoro perdono... chi l'avrebbe mai detto>>

Nel momento in cui i suoi piedi toccarono di nuovo l'erba del campo, e nel momento in cui vide Draco aizzare la folla incitandola a fare la ola, Riley non ci vide più: la vittoria era praticamente sua, e se lui non l'avesse spintonata avrebbe preso il boccino in un attimo; invece, avrebbe dovuto di nuovo sorbirsi le lamentele della sua squadra. Così, in un attimo di totale frustrazione, la ragazza fece qualcosa di cui non si sarebbe mai pentita: si avvicinò al vincitore e gli sferrò un gancio sulla mascella.

La faccia di Draco era impagabile: da quegli occhi spiritati si capiva che tutto si sarebbe aspettato fuorché quello, e colto alla sprovvista cadde a terra con un tonfo sordo. Sugli spalti, la gente era in visibilio.

<<Ma che fa?!>> Esclamò Grace, forse ignara del fatto che il microfono fosse ancora acceso, <<Gli ha appena tirato un pugno, Professoressa McGrannit!>>

Madame Hooch corse immediatamente sulla scena del crimine, aiutando Draco, al quale ora usciva il sangue dal naso, a rialzarsi. Il giovane ragazzo guardò Riley col disprezzo più assoluto, con uno sguardo che avrebbe potuto uccidere.

<<Cosa diamine aveva in mente di fare, signorina Kelly?>> La rimproverò l'istruttrice amaramente.

<<Mi ha spinto, Madame Hooch!>> Rispose la Grifondoro, <<è contro le regole! Se non lo avesse fatto, avremmo vinto!>>

<<Non è vero!>> Strepitò Malfoy, anche se nessuno gli credeva per davvero.

<<Vi voglio in punizione entrambi, subito, e chiederò a Silente di provvedere per la squalifica dalla squadra>>

<<COSA?!>> Esclamarono entrambi i cercatori all'unisono. 

Ma Madame Hooch era imperterrita, <<Non voglio sentire storie!>>

Malfoy provò pateticamente a sottrarsi. <<Io non posso essere messo in punizione, devo andare in infermeria. Mi esce il sangue dal naso. Vede?>> Disse, passandovi una mano.

<<Malfoy, lei è colpevole quanto la signorina Kelly>>

Quello sbuffò, allontanandosi dalla stretta dell'istruttrice per rifiugiarsi in mezzo ai suoi compagni di squadra, che lanciavano occhiatacce ai Grifondoro.

Una pacca sulla spalla di Riley la costrinse a tornare momentaneamente alla realtà. <<Sei stata fortissima, Rils>> Le disse, Ron Weasley, uno dei suoi migliori amici, <<Ci rifaremo la prossima volta contro i Tassorosso>>

Ma la ragazza in quel momento aveva ben altre cose di cui preoccuparsi. Le sarebbe andato bene tutto, ma non la squalifica dal quidditch...




Harry Potter e l'anno in cui tutto andò bene... o quasi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora