Alice, Giulia e Claudio

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Immagino diversamente la scena del congresso in cui c'erano Claudio e Giulia, con Alice che arriva dopo nell' Allieva 3.

Alice
Sto correndo all'hotel del congresso!
Mannaggia alla mia testa, l'avevo proprio dimenticato, impegnata nella ricerca per la Manes ed il caso con Silvia. Menomale che l'ho chiesto a scanner altrimenti avrei continuato a chiamare Claudio pensando chissà dove fosse e che fosse ancora arrabbiato con me. Finalmente sono arrivata, chiedo dove sono i dottori, ormai è ora di cena. Lo vedo é al tavolo con Giulia,  la specializzanda, che lo guarda sempre adorante. Si vede da qua che si stanno divertendo, guarda come Giulia  pende dalle sue labbra e lui le verse il vino come fece quella volta con me. No ti prego, non farti i film! Ora ti avvicini e li separi! Nel frattempo loro si alzano e se ne vanno per le scale, le stesse di allora.  Lui la mantiene per un braccio, è un po' brilla, come me. La storia si ripete. Li seguo senza chiamarli, voglio vedere che succede e poi riempirli di mazzate!
No, nel rifugio degli amanti, no! Ma sei proprio str...o! Mi fermo un attimo e li perdo. Giro e vedo le due stanze dove stavamo tre anni fa, io sopra e lui sotto, anche se passò la notte da me. Se è come allora, la sua camera è quello a pian terreno, perciò busso. Mi apre dopo un attimo una sbigottita Giulia,  io apro la porta e vedo che è sola. 

"Alice, ma che ci fai qui?" Mi dice.

  "dov' è Claudio? " le chiedo.


"In camera sua credo, sopra le scale. Ma c è  qualche problema? " risponde.

 
"No, ho solo fatto tardi e credevo questa fosse la sua camera. Ora vado da lui".


"Non mi avevi detto che saresti venuta anche tu, aveva detto che era solo".


"Semplicemente perché pensava non venissi più, ma come vedi ci sono riuscita. Scusami ma ora vado".


Esco e salgo sopra. Busso più volte e poi lo sento chiedere senza aprire la porta "chi è a quest'ora?  Tagliacozzo se sei tu, vai a dormire!"


"Claudio sono io, apri".


Lui apre la porta  in accappatoio "Alice, che ci fai qui?"


"Ho fatto tardi, ma ora ti ho raggiunto come vedi".


"Sacrofano dici la verità,  ti eri dimenticata, poi hai avuto il flash e sei corsa, vero?"


Ma come fa ad indovinare sempre?

 
"Veramente me l'ha detto Scanner che sa sempre tutto".


"Lo sapresti anche tu se mi ascoltassi invece di aiutare la tua amica super poliziotta. Non le bastano i suoi uomini? Io dico ti scordi di venire con me nel posto dove stati la prima volta insieme? Ascolti anche la Manes più di me."


"É che voglio fare bella figura con lei!"


"Oltre a fare la signora in giallo "... continua lui.


"È tu perché non me l'hai ricordato invece di chiederlo a Giulia? "


"Non mi dire che sei gelosa di Giulia, è una ragazzina".


"È bella e giovane, oltre ad adorarti come un dio sceso in terra".


"Ma io sono un dio in terra nel mio campo! Poi tu non è che  sei vecchia, ma sai dopo i 30..... ed un tempo mi adoravi, ma è passato tanto tempo, ora adori altro!"


"Quanto sei cretino! È chi starei adorando io?"


"La manes, ci sono dubbi?"


"Ma quando mai, la ammiro soltanto!"


"Vabbè ormai sei qua.....Io stavo per farmi una doccia. Ti vuoi togliere quel cappotto o te ne vuoi andare?"


Io me lo tolgo, ho messo un bel vestito verde un po' scollato... che gli piacerà tanto.....


"Ma che colore è quello? È orribile..."


"Ma come.?.. è verde bosco o verde pistacchio ".


"Hai capito male! È un altro verde, te lo tolgo subito!"


Dopo tolto il vestito, esclama "questo completino nero non è niente male...." ma anche questo dura poco.

 
"Non la fai più la doccia?" gli chiedo.

 
"Se ci tieni tanto la facciamo insieme ora.....o dopo!"


Mi risponde.


"La facciamo dopo, intanto togliti questo accappatoio". Così ripetiamo quella prima notte insieme. Dopo tanto ma tanto tempo, prima di addormentarci mi dice "sacrofano vieni a vivere con me, anticipiamo i tempi....ti attacco i post it dappertutto, così non dimentichi  le cose. Poi faccio il cambio con mio fratello che non è male. Lui se ne va da te e tu vieni da me. Molto meglio no?"


"Claudio come chiedi le cose tu, nessuno!"

 
"Allora? Vieni?"


"Claudio stavo pensando una cosa...."


"Ora mi incomincio a preoccupare,  quando dici così...."


"Dai, ascoltami. Casa tua ha troppe scale... io mi stanco..."


"Ma va! Ti fa bene ogni tanto un po' di movimento ".


"Senti quella casa prima rispecchiava il tuo status di un dottore rampante in carriera, single, ora dovrebbe rappresentare un uomo sposato e in attesa di allargare la famiglia ", butto là.

 
"Come....come...che vuoi dire?"


"Che mi piacerebbe cambiare casa, più familiare e soprattutto senza scale e con un giardino".


"Veramente non ci ho pensato, però portare un bambino fino a lassù,  lavorerei di bicipiti e pure tu!"


Ok per i bambini è d accordo.....


"Dai Claudio non scherzare, ci vuole anche la cameretta, se vuoi lasciare il tuo studio..."


"Ma ne dobbiamo parlare per forza adesso? "


"Visto che eravamo in argomento..."


"Non eravamo in argomento sacrofano, lo hai tirato fuori tu, però prometto che ci penserò,  magari la possiamo cercare con calma".


Io lo abbraccio dandogli tanti baci sul viso.


"Sacrofano smettila che cambio idea. Ora mettiamoci a dormire che domani sarò il primo a parlare mannaggia! "


Allora mi sposto mettendomi vicino al suo collo, il mio posto preferito, accarezzando il suo torace.


"Ferma con quelle manine.... dobbiamo dormire Ho detto".


E va beneeeeeeee uffa!

 
Il giorno dopo
Alice
Dopo aver fatto la doccia insieme lo convinco ad andarmi a prendere il borsone col cambio in auto. Non posso presentarmi alla conferenza con questo vestito da sera e scarpe coi tacchi altissimi. Oggi è un santo!  Vorrei farlo sedere vicino a me e Giulia  vicino a me, non mi fido di lei. Ma niente!  lui si siede in mezzo tra noi due perché le deve dare suggerimenti per cosa scrivere, gli argomenti eccetera.  Cedo, oltretutto mi ha chiesto di sposarlo e procreare, cosa impensabile per il dottor Conforti fino a qualche anno fa. Comunque appoggio la mano sulla sua gamba, per marcare il territorio.  Lui alza un sopracciglio,  ma non commenta, né sposta la mano. Giulia e le donne presenti notano subito e scommetto che rosicano. Scommetto che Giulia avesse progetti ben precisi per questo congresso,  perciò devo stare attenta e non devo sottovalutarla.  Mi fido di Claudio,  ma è un uomo e come si sa la carne è debole. Al ritorno,  infatti non ci penso proprio a far andare Giulia con Claudio in auto, ma se ne torna con me. Con la scusa di farmi compagnia e chiacchierare un po'.  La faccio partecipe del progetto imminente con Claudio, cioè il trasloco da lui e la difficoltà di portare scatoloni vari su quelle scale.... furbizia femminile!

L'allieva 3 Ancora InsiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora