1 capitolo -

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6.30.

Il sordo e fastidioso rumore di una sveglia iniziò disturbare la quiete mattutina.

Una mano delicata si precipitò a spegnerla.

Dal morbido letto, sbucò una spettinata chioma castana.

Era la giovane Kotone; Koto-chan, per gli amici.

La ragazza, nonostante avesse quasi sedici anni, era piuttosto piccola di statura, e i dolci occhi color ghiaccio la facevano sembrare più giovane di quanto non fosse.

- Dov'è finita la mia divisa? - si chiese, rivelando una candida e leggermente infantile voce.

Era poggiata sulla scrivania; camicia bianca a maniche corte, maglione grigio, gonna grigia, calze bianche, scarpe nere.

La ragazza l'avvistò e se la mise velocemente.

Corse in bagno a pettinarsi, si truccò leggermente, prese la cartella, e uscì di casa.

Erano le 7.00.

Imboccò la strada più lunga, tanto per sprecare tempo.

Per strada vide una giovane coppietta camminare mano nella mano.

- Che carini.. - sussurrò Kotone con un lieve sorriso.

Il suo sguardo però, si posò sulle loro mani sinistre.

I loro fili rossi non erano collegati.

Eppure le sembravano così felici.

Una punta di amarezza l'avvolse.

Andando avanti vide due bimbi di quattro anni circa diretti verso l'asilo; la femminuccia stava piangendo, si era sbucciata un ginocchio, il maschietto invece cercava di farla ridere.

Kotone si avvicinò loro.

- Ehi, tutto okay? -

- Mi fa male.. - mugugnò la bimba indicandosi il ginocchio.

Koto prese la propria cartella e iniziò a frugarvi dentro.

Ne tirò fuori un pacchetto di cerotti.

- Tieni - disse dolcemente al bimbo. - Io intanto la disinfetto.

Con un po' d'acqua e un panno, anch'essi trovati nella cartella, le pulì la ferita.

Fece per prendere i cerotti dalle mani del bimbo, ma notò una cosa che la sorprese piacevolmente.

I fili dei due erano saldamente collegati.

Un grosso sorriso le comparve in volto.

- Vuoi metterglielo tu, piccolo? -

- Eh? S-si.. -

Il bimbo tirò fuori dal pacchetto un cerottino rotondo, che poggiò delicatamente sul ginocchio dell'amica.

Lui l'aiutò ad alzarsi, e dopo aver salutato e ringraziato Kotone, i due andarono via, tenendosi la mano.

- Chissà a chi è collegato il mio filo rosso.. - Sussurrò la giovane osservandosi il dito mignolo.

Rimase qualche istante ferma a pensarci, dopodichè scosse il capo come per scacciare quei pensieri.

Dopo aver rimesso tutto nella cartella, si diresse verso la propria scuola.

Unmei no akai itoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora