Insieme? // wolfstar

Scatoloni

Musica. Luci. Sudore. Le sue labbra contro quelle di qualcun altro. Voci. Capelli neri tra le sue mani. Altre voci. Un passo indietro. Rossi, una marea di capelli rossi davanti a lui. Lily?

Gli occhi di Remus si aprirono di scatto, ad accoglierlo il soffitto biancastro della sua camera. Un sogno, il suo primo pensiero, accompagnato da un sospiro di sollievo; non avrebbe saputo spiegare a James come si era ritrovato a baciare la sua fidanzata il giorno del suo compleanno. Senza contare che non aveva mai pensato a Lily in quel modo.

<< Spiegami perché l'hai fatto. >> A parlare proprio lei, Lily, la voce ovattata dalla porta chiusa. Sembrava si sforzasse di tenere bassa la voce ma senza troppi risultati, il suo tono quasi nervoso.

<< Voglio dire, perché no? >> rispose qualcun altro – Sirius; Remus poteva quasi immaginarlo alzare le spalle con fare noncurante. << Si è trattato di un semplice bacio tra amici. >>

Un semplice bacio tra amici. Vero, la notte prima aveva baciato Sirius – o meglio, Sirius aveva baciato lui. Non che l'avesse del tutto rimosso: Remus era certo di non poter dimenticare la sensazione di quelle labbra morbide e quasi delicate sulle sue e della lingua che aveva invaso la sua bocca, il sapore di vodka tanto forte al punto da essere quasi rivoltante; sentire Lily e Sirius parlarne aveva confermato quella che altrimenti avrebbe potuto essere una mera fantasia particolarmente realistica nata da un cocktail di troppo bevuto insieme agli altri. Ah, Gilderoy, lui sì che lo aveva dimenticato. Il belloccio che non la smetteva di tessere le proprie lodi e che per qualche strana ragione gli si era accollato; l'unico lato positivo era che non aveva fatto alcun commento sulle sue cicatrici però, si disse Remus, probabilmente era successo perché era così preso da sé da non farci nemmeno caso.

<< Sirius, non puoi fare tutto quello che ti passa per quel cervello bacato. >> La nota furente che aveva preso la voce di Lily lo distrasse dai suoi pensieri. << Hai detto di essere il suo fidanzato! >>

<< È stato Remus a dirtelo? >> Sirius sembrava quasi entusiasta all'idea. Ma Remus sapeva bene di non aver detto nulla a Lily. Infatti, fece mente locale, non ne aveva fatto parola con nessuno. Dopo aver spinto via Sirius, aver ignorato i lamenti di Gilderoy e aver inviato un messaggio alla sua coinquilina in cui diceva di salutare tutti, Remus era tornato a casa. Non avesse bevuto, avrebbe affrontato meglio la cosa ma, con l'alcol in circolo, il suo cervello era andato in corto circuito e non avrebbe resistito un attimo di più in quel locale. Non con Sirius nei paraggi. Si era anche chiesto come gli fosse venuto in mente di fare una cosa simile ma aveva deciso che non gli interessava sapere per davvero cosa girasse per la testa dell'altro. Probabilmente anche lui aveva bevuto troppo.

<< Peter. >> Arrivò la risposta secca di Lily.

Peter. Tra tanti momenti in cui Peter poteva tornare dal bagno, era arrivato giusto mentre Sirius proclamava di essere il suo fidanzato e gli ficcava la lingua in gola. Complimenti Peter, ottimo tempismo.

Strofinandosi gli occhi e mettendosi a sedere, Remus decise di aver origliato abbastanza; non che fino a quel momento fosse rimasto a letto per sentire cosa si dicessero Lily e Sirius fuori dalla sua stanza: sostanzialmente, gli ci era voluto qualche minuto per rimettere insieme i pezzi della sera precedente e far capire al resto del suo corpo che era arrivato il momento di iniziare la giornata. Giornata che si prospettava rosea, visto il mal di testa causato dalla sbornia. Succo d'arancia, subito.

Uscendo dalla camera, la prima cosa che vide fu la folta chioma di Lily, raccolta in due trecce strette nelle sue lunghe mani bianche; Remus aveva notato che quando era nervosa Lily tendeva a prendersela con i suoi capelli. Quando anche lei si accorse della sua presenza, le trecce finalmente libere, gli andò incontro con un sorriso zuccherino. Sirius, che fino a quel momento era rimasto di spalle, si voltò, la mano alta a mo' di saluto e in faccia il tipico ghigno strafottente.