• 𝑈𝑛𝑜 •

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Casa.
Qual è la mia casa?

Da quando mia madre è morta non mi sono più sentita a casa. In qualunque luogo io mi trovavo mi sentivo inadatta, un elemento superficiale.

Con la morte di mia madre ho perso anche mio padre, che per il troppo dolore e vista la mia incredibile somiglianza con la sua ormai defunta moglie, mi ha spedita in un collegio rigorosamente femminile per istruirmi alla vita di corte.

Ora sto per compiere diciassette anni e posso finalmente tornare nel mio regno dopo ben sette anni.

Sono in ansia. Tra due giorni ci sarà un ballo al castello per festeggiare il mio compleanno, inoltre vedrò mio padre dopo tanto tempo.

In questo momento le domestiche mi stanno preparando per il viaggio. Due di loro stanno preparando le valige con tutti i miei effetti personali, un'altra mi sta acconciando i capelli con delle trecce che li tendono un po' indietro ma che comunque non il raccolgono completamente. Dopo che hanno finito mi aiutano ad indossare un abito bianco con ricamati dei fiorellini rossi, infine mi mettono un diadema che richiama i fiori del vestito.

Quando sono pronta le ringrazio e gli dico che si possono ritirare.

"Aria, tu no." La richiamo

"Cosa posso fare ancora per lei?" Mi chiede

"Su, Aria, se ne sono andate non serve tutta questa formalità. Inoltre volevo chiederti un cosa. Ti andrebbe di venire con me? Dopotutto, ormai siamo amiche, e mi farebbe piacere avere qualcuno a cui tengo anche a palazzo." Le rivolgo un sorriso.

"Oh, Genevieve, ne sarei onorata. Anche perché mi mancheresti davvero tanto." Ricambia il mio sorriso con uno ancora più grande.

Dopo che ha accettato la faccio ritirare per andare a preparare la sua roba mentre io mi reco dalla direttrice per informarla della mia scelta.

Durante il viaggio abbiamo riposato, ma una volta varcato il confine, ci siamo messe ad ammirare tutto ciò che ci circondava, la vegetazione, il regno, fino a quando non abbiamo intravisto il castello, lì la mia ansia è salita alle stelle.

Quando varchiamo il cancello vediamo tutto il personale schierato al lato destro e al lato sinistro del portone, al centro posto sui gradini, in modo da essere più in altro in confronto agli altri, c'è mio padre, il Re Gustavo di Acama.

Scendo dalla carrozza con l'aiuto del valletto e mi incammino a testa alta, come mi è stato insegnato, una volta arrivata difronte all'uomo che mi ha dato la vita, faccio una riverenza come forma di rispetto.

"Figlia mia, sono felice di rivederti"




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- 𝕊𝕡𝕒𝕫𝕚𝕠 𝕒𝕦𝕥𝕣𝕚𝕔𝕖 -
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Buongiorno raggi di sole ☀️

Spero che questo capitolo anche se è solo il primo vi abbia incuriosito.

Questo è l'outfit della nostra Genevieve

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Baci e al prossimo aggiornamento dove avremo molti colpi di scena.

𝕊𝕥𝕒𝕪 𝕥𝕦𝕟𝕖𝕕 💙

𝑇ℎ𝑒 𝑃𝑟𝑖𝑛𝑐𝑒𝑠𝑠 (Royal series)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora