"Sei sicura che non è un problema? Se succede qualcosa vai da Filomena, chiaro?"
"Sisi mamma vai tranquilla."
"Mmmh.. Allora ci vediamo domani mattina, buonanotte tesoro."
"Notte, salutate i nonni."
Mamma esce dalla stanza chiudendo la porta.
È da un po' che non rimango a casa da sola per la notte, ma dal tronde i miei cosa possono fare? Mia sorella deve pur tornare a casa, è stata dai nonni anche per troppo tempo, per i miei gusti.
Mi manca quella bellissima casa, la vista sul lago che mi regala la finestra della mansarda, e tante altre cose; l'unico difetto è che c'è troppa distanza da qui, e come ormai tutto il mondo sa, soffro terribilmente l'auto.
Questa sera avrei fatto uno sforzo e sarei andata anch'io, se non fosse per le ripetizioni di domani mattina; che sia maledetta la matematica e la fisica insieme a lei.
Mi alzo, apro la porta e scendo le scale.
Esco dalla porta dell'ingresso e mi infilo le ciabatte per il cortile, con i cani che cominciano a scodinzolare vedendomi.
Vado nel portico e apro una scatoletta di carne, la svuoto nelle due ciotole e butto la confezione nel cestino. La quantità non è perfettamente distribuita, ma non fa nulla, Riuk e Felpato si distinguono mooolto facilmente per quanto riguarda la fame.
Esco con le ciotole in mano, e lascio che la porticina del portico dietro di me si chiuda facendo un casino assurdo, che quasi mi fa saltare.
Prima che i cani mi riempano di terra i pantaloni posiziono bene le ciotole vicino alle cucce e, non so come, ma riesco stranamente ad evitare la cosa. Ormai sono diventata brava in questo.
Rientro in casa e vado in cucina, non mi ero accorta di avere una sete così assurda; apro il frigo e prendo l'acqua. Mentre me la verso in un bicchiere cercando di non metterne dappertutto (cosa difficile con la brocca rotta, che ormai è da cambiare) osservo la tv sulla mensola: non riesco più a guardarla per paura di sentire qualcosa di strano o inspiegabile. È passata una settimana da quella volta, ma nonostante a cena l'accendiamo sempre, non sono ancora mai stata sola dopo quella volta, davanti alla tv.
Approposito di solitudine, devo chiamare Dim e dirgli che ho casa libera, ovviamente all'insaputa dei miei. Mi ucciderebbero a dir poco se sapessero che il mio ragazzo dorme con me; ma dal momento in cui non lo sapranno, non corro rischi. O almeno spero.
●--------●
"Buonanotte amore"
Dim mi bacia. Non è la prima volta che dormiamo insieme, senza che i miei lo sappiano ovviamente, ma ogni volta è meraviglioso.
Invece di dormire farei altro, ma dal momento in cui domani mi alzo presto direi che è meglio evitare.
Mi risveglio aprendo gli occhi di colpo.
Guardo la sveglia: le 02:52. Ho dormito circa un'oretta e mezza, e Dim ovviamente sta dormendo come un ghiro.
Non mi sveglio mai da sola, così, senza motivo, a meno che non faccia un sogno, ma non ne ho fatti. Se Dim dorme significa che non ci sono stati rumori così evidenti da svegliarmi.
Mi rimetto a dormire.
Passano i minuti, niente.
Decido di andare a bere, ho sete di continuo ultimamente; apro la porta facendo il minimo rumore possibile, accendo le luci della scala e del corridoio e vado in cucina. Mentre apro il frigo noto che la mamma ha tolto il disegno di Lavi.
STAI LEGGENDO
Ho avuto paura.
Paranormal"Per un attimo ho avuto l'impressione di vivere un incubo."