bacchette, pozioni e calderoni

Capitolo I -Natale, che fatica

La porta di casa si spalancò e una frotta di ragazzini si riversò nella cucina -Ciao nonna- -C'è qualcosa da mangiare?- -Io ho fame- -A chi lo dici!!!- Molly Weasly sorrise -Uno alla volta, gioventù di oggi giorno sempre di fretta!!- disse -Scusaci nonna, ma dopo lo shopping selvaggio ci è venuta fame, per caso è avanzato qualche biscotto?- chiese Rose ,la figlia di Ron, aveva la cuffietta di lana calata fino agli occhi; -Se non vi riduceste sempre all'ultimo con i regali di Natale...-

-L'importante è che ora ce li abbiamo- James aveva un paio di pacchetti per mano -Oh no!!!- esclamò Lucy battendosi una mano sulla fronte -Cosa hai dimenticato?- le chiese la sorella con tono canzonatorio -Molto simpatica come al solito, ho dimenticato di comprare un nuovo libro di erbologia l'altro si è sfasciato per colpa di una pianta- gemette -Se vuoi vado a prenderlo io- disse un ragazzo sui diciannove anni -Ted aspettami vengo con te- la porta si richiuse dietro a Victoire -Andate in salotto a fare i pacchetti, vi porto la merenda lì- disse la nonna -Va bene-.

-A noi due- scherzò Hugo afferrando le forbici per tagliare la carta regalo, che sua nonna aveva appositamente lasciato sul tavolino -Suvvia non stai mica andando al patibolo- disse Lily passandogli una maglietta con stampato il nome di una band di musica babbana -per chi è?- chiese Roxanne - Mistero dei misteri...- -Per favore Lily dimmelo!!!-James si mise a ridere -A quella non riuscirai a cavare nulla di bocca...- -Confermo- approvò Albus mettendo un etichetta su un pacchetto -Se potessimo usare la magia ci metterei due secondi- si lamentò Domenique -Pensate a quei poveri babbani che devo farli anche da adulti- disse Albus -Ehi sapientino non rubarmi il ruolo di babbanolaga di famiglia!- esclamò Molly -Nonna quanto manca per la merenda?- chiese Louis in direzione della cucina -Un attimo di pazienza- rispose la donna. I ragazzi si guardarono con aria sofferente -Quei due sono fuori da parecchio- osservò James con aria maliziosa -Ma, sentitelo- disse Rose lanciandogli un cuscino e coinvolgendo tutti gli altri.

Per poco una cuscinata non colpì in faccia Ted che era apparso sulla soglia della porta con un piatto di biscotti in una mano e un sacchetto nell'altra -Lucy dovresti migliorare la mira, comunque ecco il tuo libro- disse porgendoli il sacchetto -Per voi altri Unni ho i biscotti- aggiunse appoggiando sul tavolino il piatto, sul quale i ragazzi si avventarono con una rapidità dettata dalla fame -James, ci sono un paio di lettere per te- disse a sua volta Victoire passandogli una busta verde e una color panna - Grazie- aprì per prima quella color panna, lesse per alcuni minuti -Povero Lorcan!- esclamò -Cosa è successo?- chiesero Rose e Roxanne -Leggete.- rispose James passandogli la lettera e aprendo la seconda -Mi ha proprio stufato quel Scorpius!! Glielo avrò detto un centinaio di volte che non può far parte dei Malandrini- -Potresti dargli una possibilità!- esclamò Domenique che ne faceva parte -Così poi va a raccontare tutto alla MacGrenitt- sbuffò James -In questo modo si auto denuncerebbe, vedrai che se lo ammetti non dirà niente ad anima viva- osservò Rose -Resta il fatto che è un Serpeverde- insistette -E con ciò? dovresti piantarla con i tuoi pregiudizi, lo sai James?- -Uffi! Che noiose che siete! Scrivo a Lorcan per sapere cosa ne pensa...-Si arrese alzandosi da terra.

-Finito finalmente- esultò Hugo -Manca poco al cenone di Natale, secondo voi chi viene quest'anno?- chiese Lucy immaginandosi le sontuose portate che la nonna avrebbe preparato -Prima di tutto i nostri nonni materni, ho sentito dire che verranno anche il professore Paciock e Finnigan e Luna con Lysander e Lorcan- rispose Victoire -Ci sarà da divertirsi- osservò James legando la lettera alla zampa del suo gufo -Stai pensando quello che penso io?- chiese Roxanne -Non mi piace il vostro sorriso- si lamentò Albus -Al, ti è mai capitato di dire qualcosa di intelligente?- chiese Fred Jr avvicinandosi alla sorella e ai due cugini -Mi raccomando andateci piano sono pur sempre i nostri nonni!- sorrise Domenique -Parola di malandrino che non faremo niente di pericoloso- la rassicurò Fred tornando poi a confabulare con gli altri.

Dopo aver cenato i due Malandrini più le due complici occasionali si riunirono nella camera dei maschi -L'ideale sarebbe coinvolgere lo zio George- notò James -Potrei provare a coinvolgerlo- propose Roxanne -Se ci desse una di quelle sue bacchette e il ragno telecomandato saremmo a cavallo- disse Rose -Di quelle me ne occupo io- affermò Fred -Cosa ce ne facciamo di un ragno telecomandato?!- -Mi pareva ovvio Roxi, lo facciamo salire sulla spalla della signora e quando suo marito cercherà di toglierlo vedrà la sua bacchetta trasformarsi in un pollo. Vi immaginate la scena?- -Io mi immagino solo le punizioni che vi prenderete- -Al, nessuno ti ha invitato a entrare...- esclamò James -Questa è anche camera mia- -Ora è occupata quindi sloggia!- esclamò Fred chiudendo la porta -Però ha ragione, ci prenderemo una bella punizione.- -Mia cara Rose, saremo nei pasticci comunque, chissà cosa racconteranno i prof- disse Roxanne -Brava è così che mi piaci- approvò Fred -Ho un solo dubbio e se il marito non usasse la bacchetta?- osservò poi -Sono francesi usano sempre le bacchette, ma chi la sostituirà?- domandò James -Potremmo corrompere Domenique- -Sì, faremo così brava Rosy- -Fred per quando riesci a procurarti gli utensili?- chiese James -Per domani pomeriggio così per dopo domani abbiamo collaudato tutto- rispose il cugino. -Bene, a questo punto dobbiamo solo corrompere Dome e lo zio George- disse Rose -Vado alla ricerca della cara cugina.- disse Roxanne uscendo.

Tornò poco dopo con Domenique al seguito -Cosa posso fare per voi?- chiese subito -Avevamo pensato che potresti sostituire tu la bacchetta di tuo nonno, per fargli lo scherzo- spiegò Fred -Non è un po' crudele?- Domenique non pareva convinta -Ti assicuro che ne avevo in mente di peggiori- rispose James -Ci penserò- -Per favore!!!- -Eh va bene, ma non vi assicuro di riuscirci- -Grazie mille- esclmarono i quattro.