ᴏᴜʀ ᴄʀᴀᴢʏ ʟᴏᴠᴇ

uno

anche quel giorno, come quelli precedenti, non c'era nessun cambiamento:  facevo ancora schifo in ogni cosa come gli anni precedenti, avevo solo il mio migliore amico e i ragazzi mi evitavano manco avessi la peste.
camminavo tranquilla, immersa nella mia canzone preferita quando un secchio d'acqua gelata mi travolse, alzai lo sguardo scioccata notando un ragazzo, che avrà avuto circa la mia età, guardarmi da una finestra, mentre teneva in mano un secchio.
il ragazzo corse subito giù, mi corse incontro e farfugliando qualche scusa mi trascinò fin dentro casa sua.
ora mi trovavo sul divano, avvolta in minimo dieci asciugamani, mentre il ragazzo si trovava in cucina a prepararmi del tè caldo. "ti ho già detto che non c'è bisogno" dissi ridacchiando "scherzi? rischi di ammalarti per la mia sbadataggine, mi sento in colpa" disse entrando in sala, porgendomi una tazza fumante, "vuoi dello zucchero?" chiese lui, io scossi la testa "mi piace amaro".
"è strano, sono a casa di uno sconosciuto a bere un tè, non so nemmeno il tuo nome" dissi alzando un sopracciglio, lui tossì un po' imbarazzato "mi chiamo jisung" disse porgendomi una mano, "y/n" dissi stringendogliela.
"vivi da solo?" chiesi guardandomi in torno, "no ho un paio di coinquilini, si chiamano hyunjin e christopher, ma ora non ci sono dovrebbero tornare per le 8 di sera" disse grattandosi il retro del collo, accesi il mio telefono notando che ormai fossero già le 15:15, appoggai la tazza ormai vuota sul tavolino che si trovava di fronte a noi e feci per alzarmi ma non ci riuscì a causa del groviglio di asciugamani che jisung mi aveva lanciato in modo che potessi asciugarmi.
"aspetta ti aiuto" disse togliendo quelli che capi essere l bellezza di 8 asciugamani, "credo sia meglio che vada" dissi prendendo la felpa che il ragazzo aveva precedentemente appoggiato al calorifero in modo che si asciugasse, "aish ha ancora le maniche bagnate" dissi infastidita, "uh? è ancora bagnata?" chiese lui alzandosi e venendomi incontro "si le maniche" dissi sbuffando, "aspettami qui" disse prima di correre verso una stanza a me sconosciuta, prima di riuscire ad aprire la porta fece uno scivolone cadendo di culo e io non potei fare altro che scoppiare a ridere "jisung stai bene?" dissi avvicinandomi "si mi sono solo fatto un po' male al didietro" disse con in faccia una smorfia "aspettami" disse rialzandosi per poi entrare nella stanza e uscire poco dopo tenendo in mano una felpa, probabilmente sua.
"tieni" disse porgendomela, "no jisung non posso accettarla" dissi scuotendo la testa "invece si, me la restituirai poi, non preoccuparti" disse sorridendo "ma jisung" dissi insicura "sei cocciuta eh, prendilaaa" disse mettendola tra le mie mani, "grazie" dissi sorridendo, mi infilai la felpa constatando che fosse di giusto un paio di taglie in più rispetto alla mia, grazie al fatto che mi arrivava alle ginocchia.
jisung ridacchiò sotto i baffi "sei piccolina" disse al che io alzai un sopracciglio sfidandolo "sarò piccolina ma tu sei basso" dissi ridendo, "hey sto ancora crescendo, fidati arriverò al metro e novanta" disse gonfiando leggermente le guance, "ah si? e quanti anni hai sentiamo" dissi inclinando leggermente la testa verso destra "ne ho diciannove" disse fiero "oh si allora crescerai tantissimo" dissi prendendolo in giro "aish antipatica" .
"si è fatto tardi devo andare a casa" dissi prendendo il mio zaino e avviandomi verso la porta, jisung mi seguì aprendomela, "scambiamoci i numeri così ci mettiamo d'accordo per restituirti la felpa" dissi porgendogli il mio telefono, lui lo prese e ci scrisse sopra il suo numero, me lo passò in modo che potessi salvarlo, ci pensai su a come potessi chiamarlo quando un'idea malefica mi balenò in testa, scrissi velocemente sotto lo sguardo confuso di jisung che si allungò subito per vedere come lo avessi chiamato 'finto michael jordan' "hey" disse mettendo il broncio.
"ti scrivo dopo cosìsalvi il mio numero ok?" dissi guardandolo "va bene, ciao y/n" disse sorridendo, "ciao jisung"dissi per poi avviarmi verso casa.