Piccole goccie di sangue scendevano lentamente dal suo polso.
Sangue.l'unica cosa che riusciva a renderla felice era proprio quella che distruggeva tutti. Ma tanto era gia distrutta sia dentro che fuori. Aveva le braccia e le gambe piene di tagli e lividi,in faccia due occhiaie color vomito, aveva 18 anni ma ne dimostrava il doppio?
Il triplo? Era difficile darle un età precisa, però era bella,prima che si rinchiudesse in se stessa.
Era una ragazza diversa.
Eleonor era il suo nome,ma lei lo odiava perciò da tutti si faceva chiamare Ele. Era una ragazza che odiava le cose infantili,odiava tutto e tutti,ameno che non si chiamasse musica,libro o lametta.Per esempio odiava lo smalto colorato oppure una mano di un colore e l'altra di un altro,infatti lei aveva sempre lo stesso smalto. Era nero anche questo,amava il nero oppure lo odiava,fatto sta che,indossava solo nero. Niente di più semplice niente di più difficile.
Perché il nero? Aveva assistito alla morte della mamma,uccisa dal padre,che era un tossico dipendente,quella sera era fuori di se,non aveva ancora accettato la morte del primo genito.
Era rimasta immobile,non piangeva,ma non perche non le importava,anzi, ma non ci riusciva,le lacrime non scendevano,c'era solo una grande rabbia contro il padre,e contro se stessa,si sentiva colpevole,si chiedeva perché era nata,perché era ancora viva e perché suo padre non aveva ucciso lei.
Cosi Eleonor era da sola,senza fratello,senza mamma e con un padre, che odiava,in galera. Non aveva amici,almeno non li aveva più. Dopo la morte della mamma, aveva lasciato la scuola,aveva iniziato a fumare,a bere,a drogarsi a tagliarsi e a ritrovare se stessa solo nella rovina. Aveva bisogno di amore,solo quello,quello che nessuno,ancora,le aveva donato.Nessuno che,quando lasciò la scuola,andò a trovarla,neanche,quella che credeva la sua migliore amica. Ma a lei non importava,ora aveva smesso di bere,fumare e drogarsi,rimaneva solo l'autolesionismo,era come se si tagliasse a ritmo di musica,infatti si tagliava sempre con le cuffie nelle orecchie. Non ce la faceva più,faceva male,tutto,non solo i tagli,doveva uscire dimenticare,lasciare tutto e tutti,doveva trasferirsi,cambiare casa,colore,città, ma soprattutto doveva cambiare vita.
