''☆ atsushi x boy reader

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please 😭😭 quanto è cute- 💖💞💗
btw, sorry per lo spam, ma sul profilo ho pubblicato una one shot su akutagawa, se vi va andate a leggerla🏃🏻‍♀️🏃🏻‍♀️

tw idee suicide (dazai)

facevo parte dell'agenzia dei detective armati da ormai un anno, e la situazione in quegli ultimi giorni non era molto tranquilla : l'esercito ci aveva richiesto di cercare un tigre, avvistata recentemente nei dintorni, che aveva causato problemi in vari magazzini e mangiato il raccolto della zona.
così, quel giorno, dazai-san e kunikida-kun si sarebbero occupati di questa tigre.

ero solito andare in missione con dazai, dato che era stato lui ad accogliermi e dovevo stargli sempre dietro, ma questa volta decisi di rimanere in ufficio a fare qualche lavoro che mi aveva assegnato kunikida e che ancora non avevo completato. eppure, come al solito, di dazai-san non c'erano tracce. era uscito dall'ufficio senza dire nulla a nessuno e non è ancora tornato. beh probabilmente stava provando qualche nuovo tipo di suicidio. nulla di che insomma. fatto sta che kunikida era comunque molto innervosito.
diciamo che certe volte mi sembra non conosca per nulla il corvino, nonostante ci lavori da anni.

quindi passarono pochi minuti, nella quale il biondino aveva continuato a borbottare cose del tipo "chi mi ha dato tutto questo da fare, brutto maniaco dei suicidi!" oppure "deve smetterla di sabotare i miei programmi! tch", e finalmente si decise a lasciare l'ufficio annunciando, in modo non molto tranquillo, che sarebbe andato a cercare 'la mummia'. risposi, essendo l'unico in ufficio in quel momento, con un tranquillo "okay e buona fortuna" prima che lui sbatesse la porta lasciandomi al mio lavoro.

passai tutto il resto della serata tra fogli da compilare, computer, tazze di caffè e qualche chiacchiera con la dottoressa yosano che era passata in ufficio solo per riprendere un non so cosa che aveva dimenticato lì. si era fermata a parlare, non accorgendosi che ormai si era fatta notte. la nostra chiccherata fu interrotta dallo squillare del telefono della ragazza, si scusò e guardò il telefono lasciando spazio sul suo viso a un'espressione leggermente sorpresa. "è kunikida-kun" disse da sola, prima che io formulassi alcuna domanda. "rispondi, forse avranno qualche problema con la missione, chissà" lei annui e rispose.

"si, kunikida? qualcosa non va?" disse curiosa. dall'altro capo del telefono sentii il biondo dire qualcosa, non riuscendo però a distinguere le parole. la violetta annui lievemente dopo qualche minuto, infine disse : "bene, arriviamo allora" e chiuse le chiamata. "cosa succede?" chiesi staccando gli occhi dal bicchiere nel quale era rimasto qualche goccia del caffè che avevo preso precedentemente. lei però mi ignorò completamente e digitò un numero sul suo telefono, iniziando una nuova telefonata. "ranpo-san chiama anche kenji, fatevi trovare il prima possibile all'indirizzo che vi sto mandando ora okay?" dice mentre invia il messaggio.
finalmente si rivolge a me. "scusami t/n, kunikida-san ha detto che ha bisogno del nostro aiuto, anche se non siamo di turno si. dovrebbero aver trovato quella tigre mannara che dovevano catturare. insomma, cose complicate." spiega annoiata mentre si mette la giacca sulla camicia bianca. con quanta voglia di vivere me lo stavi dicendo, yosano?

tralasciando ciò, ci avviamo verso il luogo indicato dal maggiore. peccato che sia stato tutto invano. infatti arriviamo lì, con tutti i membri dell'agenzia a completo, e la situazione era liscia come l'olio. per farla breve : dazai era in piedi di fronte un ragazzo steso a terra, probabilmente privo di sensi. il biondino, che aveva richiesto il nostro aiuto, inizia come suo solito a urlare parole su parole contro dazai. ormai abituato, lasciai correre.
incuriosito mi avvicinai al ragazzo steso, in una posizione decisamente scomoda anche solo a vederla. lo sistemai e lo osservai un po'. aveva la pelle pallida, quasi cadaverica, forse dovuta anche al fatto che fosse svenuto; sembra abbastanza alto, per quanto io possa capire guardandolo sdraiato a terra. aveva i capelli grigiastri e corti con una specie di frangia che cadeva sul lato sinistro. sempre su quel lato aveva solo una ciocca più lunga che gli contornava il lato del visino.

era davvero un bel ragazzo, sembrava anche avere la mia età. incuriosito andai a parlare con kunikida, ancora impegnato a imprecare contro dazai. "kunikida-kun, dazai-san, cosa facciamo con il ragazzo?" chiesi calmo. "ouhm intendi atsushi-kun?" mi disse dazai indicando con un segno del capo il corpo steso a terra del ragazzo. annuii e lui continuaò a parlare. "beh pensavo avremmo potuto portarlo con noi l'agenzia. ovviamente lo prenderò io sotto la mia ala come ho fatto con te, t/n"

e così fu.

da quel giorno atsushi nakajima divenne, in breve, il mio compagno di avventure. le missioni non erano più missioni senza lui. la quotidianetà non era più quest'ultima senza la sua compagnia. ormai ogni mattina svegliandomi con un sorriso da parte del ragazzo tigre, ogni turno insieme - in pratica tutti perché, dato che dazai non era troppo affidabile per guidarci, entrambi facevamo ognuno da spalla all'altro - ogni parola.
ed eccola lì : mi ero innamorato.
è davvero una persona d'oro, da proteggere ma che allo stesso tempo ti protegge. è una persona così preziosa.
così i mesi passarono ancora e ancora.
quindi io facevo parte dell'agenzia da due anni, atsushi invece da uno.
ed ogni giorno ero sempre più perso di lui.

dazai, incredibilmente ancora vivo - quello lì non riesce neanche ad uccidersi per bene - aveva capito della mia cotta verso il mio compagno e sosteneva anche che lui ricambiasse. nonostante io sappia che in realtà il corvino è un ottimo osservatore non riuscivo a rendere nella mia testa quelle parole vere.
quindi la mummia aveva deciso di mandarci per l'ennesima volta insieme a fare qualche commissione, che alla fine si scoprirono essere un prendere un bel posto per ammirare i fiori di ciliegio. sicuramente perché a dazai sarebbe sembrata una cosa romantica e una buona scusa per farmi dichiarare. che fosse o no quello il suo piano, beh alla fine mi sono comunque fatto coraggio.

avevamo appena sistemato il telo che avrebbe usato l'intera agenzia per il pic nic quando ci sedemmo sopra di esso. il sole era alto in cielo e qualche albero ci faceva una leggera ombra comprendo i dai raggi caldi del primo. mi misi di lato alla tigre mentre entrambi guardavamo davanti a noi.
"chissà perché dazai-san ha mandato noi qui" disse spensierato mentre osservava l'ennesimo petalo che si staccava delicato da un ramo di ciliegio e veniva cullato dal vento verso il terreno, dove sarebbe restato per molto ancora.
sorrisi per l'ingenuità del ragazzo.
"in realtà, credo di saperlo" dissi girandoni verso di lui, che fece lo stesso facendo intrecciare i nostri sguardi. i suoi occhi oro e viola che guardavano interrogativi i miei occhi c/o.
mi incitò a continuare.
"beh vedi, atsushi tu mi piaci, nel senso interesse" non distolsi lo sguardo, facendomi coraggio, nonostante l'imbarazzo.
sta volta fu lui a sorridere, un sorriso enorme, splendido e candido.
"anche tu mi piaci t/n, nel senso interesse" e come se nulla fosse mi prese il viso con entrambi le mani e mi bacio delicatamente, quasi avesse paura potessi disintegrarmi come cenere e lasciarlo lì, da solo.
quando ci staccammo dal semplice bacio a stampo, ci stendemmo sul telo, uno di fianco all'altro coccolandoci. lui era poggiato al mio petto mentre io gli accarezzava i capelli dolcemente.
"certo che ce ne hai messo di tempo a dirmelo" disse dopo un po' di silenzio atsushi.
"aspetta, lo avevi capito?"
lui annui strisciando il suo capo sul mio petto mentre una leggera risata si faceva udire.
"cretino potevi dirlo, sai quante paranoie mi sono fatto?" sbuffai anche io un po' divertito.
"volevo vedere come e quando avresti avuto il coraggio" alzò la sua testa e posò il mento sempre sul mio petto. io lo guardai e lo tirai per la cravatta nera. lo baciai per la seconda volta nel giro di pochi minuti. dopo restammo semplicemnte abbracciati, lui sopra me mentre io lo ringraziavo sussurrandogli all'orecchio.
"e di cosa dovresti ringraziarmi?" disse guardandomi in modo veramente dolce. "di essere qui con me e di non andartene come hanno sempre fatto gli altri"
arricciò il naso e mi diete un bacio sulla fronte scostandomi i capelli c/c che erano ricaduti sulla fronte.
spero solo che gli altri non arrivino troppo presto, a rovinare questo momentaneamente magico per me.

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angolo autrontopo🙇🏻‍♀️

ce l'ho fatta a scrivere qualcosa seeeeh.
okay gomen gomen, come al solito mi faccio attendere manco fossi una divinità greca, si.

boh ehm spero vi piaccia si, ho tipo tremila storie in mente da scrivere ma alla fine non faccio un emerita minchia yey vai così.

okay dovrei dormire dato che ieri ho dormito poco e niente ma sto ascoltando i maneskin, il sonno può aspettare 🤺

rotolo via.

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