Fino a qualche mese prima una simile uscita avrebbe terrorizzato Logan, perché nel periodo precedente all'arresto e quello subito dopo si era sentito più vulnerabile e confuso, ma con il supporto di Camille sentiva di non aver motivo di cadere in una qualche stupida tentazione. Era incredibile come in poco più di un mese lei fosse riuscita a stravolgergli la vita: era passata dall'essere un ostacolo al diventare un supporto, infine era subentrato un legame di fiducia che l'aveva spinto a considerarla una persona amica, una di quelle che faceva parte della sua quotidianità. Un evento più unico che raro.
La voglia di uscire, dunque, era maggiore di quella di rimanere in casa al sicuro tra quattro mura e doveva attribuire il merito a Camille.
Scelse di indossare una camicia scura con una piccola fantasia a contrasto, dei jeans e il suo amato chiodo in pelle. Niente di eccezionale, ma era un uomo che non si interessava troppo di moda, per quanto non uscisse di casa con abbinamenti azzardati: sua madre prima, e sua zia poi, gli avevano insegnato quali colori proprio non andassero d'accordo.
Si ritrovò sotto casa di Camille con un certo anticipo, dettato dall'eccitazione del momento, ma decise di non metterle fretta e aspettò il suo arrivo con la dovuta calma. Quando lei apparve dal portone della palazzina Logan rimase stupito, non si aspettava un simile abbigliamento.
Camille, che gli era sempre parsa pura e ingenua, era semplice ma al tempo stesso aveva carattere. Indossava stivali neri alti con il tacco senza essere appariscente, dei jeans dello stesso colore, una canotta chiara annodata sulle cosce e un cardigan pesante che sfiorava l'orlo degli stivali. Il trucco era sobrio ma curato e i capelli erano leggermente mossi come sempre, ma sembravano più domati rispetto al solito.
«Però, Cam! La tua versione 2.0 è davvero stupefacente.» Le disse ammirato, perché nonostante avesse qualcosa di diverso riusciva a vedere la solita Camille, cosa che gli piacque parecchio. Era come accorgersi di lei per la prima volta. Rendersi conto di quanto fosse bella, vera e desiderabile fu uno shock. «Sei bellissima.»
«Beh, Weg, anche tu non sei male.» Gli sorrise, lusingata per i suoi apprezzamenti e allegra per essere riuscita a scherzare sull'argomento, perché Camille lo trovava mozzafiato nella sua essenzialità. L'aveva sempre visto nelle foto, vestito di tutto punto per qualche occasione importante o più casual per un evento meno impegnativo, ma vederlo così curato per uscire con lei era un qualcosa che andava oltre ogni sua previsione. Si soffermò rapita a osservare il bottone allacciato del colletto appena sotto il pomo d'Adamo, avrebbe voluto slacciarlo per passare le labbra sulla pelle e darle sollievo.
La primavera sembrava averle dato alla testa, ma Logan non parve essersi accorto del punto in cui il suo sguardo si era fissato.
«Weg?» Domandò lui, con una punta di disprezzo nella voce. Era la prima volta che si trovava davanti a una simile possibilità, non sapeva come reagire, né se la cosa gli piacesse.
«Mi sembra ci sia la giusta confidenza per un simpatico soprannome.» Replicò lei dopo aver riso. «Accorciare Logan non è possibile, diventerebbe molto femminile.»
«Non è simpatico.» Sibilò tra i denti in risposta.
«Giusto.» Annuì seria Camille mentre si sistemava la piccola borsa a tracolla. «È virile.»
E lo pensava davvero. Ma, ammise tra sé, non c'era parte di Logan che non lo fosse.
«Ti sei salvata.» Le concesse lui per prenderla in giro prima di avviarsi verso la loro destinazione. «Dai, andiamo.»
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Lost
Romance[COMPLETA] • THE DESTINATION: GLORY SERIES - VOL. 2 • Logan, il batterista dei Destination: Glory, è amato dalla stampa a causa dei suoi comportamenti spesso irresponsabili, che fanno impennare le vendite di ogni rivista di gossip. Per colpa dell'u...