BREVE STORIA FANTASTICA

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Un giorno di Agosto passeggiavamo come al solito in giro per il villaggio quando Lola propose di esplorare una zona vietata ai turisti. Spinti da Lola decidemmo di entrare in una vecchia casa abbandonata, nel momento in cui aprimmo la porta fummo travolti da un fortissimo vento caldo, prima di perdere i sensi ci guardammo spaventati fra di noi. Al nostro risveglio ci ritrovammo in un luogo mai visto prima, tutto attorno a noi c'erano immense distese di caramelle, il suolo era fatto di morbide gelatine alla frutta, le case parevano di marzapane con piccole caramelline sopra. Attorno a noi iniziarono a radunarsi piccoli esserini, uno di loro si presentò a noi: "Buongiorno, benvenuti a Candyland, io sono Savers e lavoro alla corte della regina Geleé e del re Gelatina". Fui io a rispondere per prima perché gli altri erano troppo scioccati: "piacere di fare la vostra conoscenza, io mi chiamo Sophe e loro sono Lola e Marc, ma dove siamo?", l'esserino replicò con impazienza: "ve l'ho detto siamo a Candyland, è la città dove tutto è possibile e tutti mangiano caramelle!". A quel punto Lola esclamò: "beh allora facci fare un giro della città!", Savers le rispose con una certa ansia: "Certo, certo ma sarà meglio che vi porti prima a cospetto della regina". Iniziammo quindi a seguire scettici l'esserino e giungemmo dopo poco al castello, questo era interamente costruito con marshmallow rosa pallido. All'interno del castello ci accolsero altri due esserini simili a caramelle: uno assomigliava a un chicco di mais mentre l'altra aveva la forma di un fagiolo. Fu Savers a presentarci: "questi giovani umani sono apparsi improvvisamente in città e ho pensato di portarli subito alla regina", il chicco di mais ci guardò in modo sospettoso e alla fine dopo averci esaminati per bene si presentò: "Il mio nome è Candycorn e sono il più fidato consigliere del re, ora sarà meglio portarvi dai sovrani". I tre ci scortarono al piano superiore dove trovammo seduti su troni due esseri simili a umani, quello di fattezze femminili aveva lunghi capelli rosa con sfumature viola, quello di fattezze maschili era molto magro e aveva i capelli fatti di lunghi bastoncini caramellati, nonostante i lineamenti umani avevano entrambi la pelle fatta di gelatina una rosa e l'altro verde. La regina ci osservo molto attentamente e improvvisamente fece i nomi dei nostri genitori, ci guardammo molto sorpresi e Marc esclamò preoccupato: "e voi come conoscete i nostri genitori?"; fu la regina a rispondergli: "i vostri genitori sono molto importanti per la nostra popolazione, dovete sapere che un tempo eravamo in guerra con i Verdi, un popolo di malvagi che ci tormentavano, fu grazie ai vostri genitori che finimmo la guerra e riuscimmo a costruire un altissimo muro che ancora oggi ci separa da loro e ci tiene al sicuro".

All'inizio rimanemmo completamente in silenzio perché eravamo sorpresi dell'accaduto, il silenzio fu interrotto da Lola: "non può essere vero!" e Marc aggiunse: "già dateci una prova!", a quel punto la regina urlò spazientita: "Savers portali subito alle Statue", impaurito Savers ci pregò di seguirlo fino alla piazza centrale in città, fu li che trovammo delle grandi statue dei nostri genitori, a quel punto cominciammo a credere alla storia della regina la quale subito dopo ci raggiunse in piazza pronta a tenere un discorso: "Ascoltate bene cittadini di Candyland, questi sono gli eredi dei nostri salvatori, preparate subito un banchetto in loro onore". Dopo il discorso ci fecero sedere a una grande tavolata di dolciumi dove mangiammo allegramente facendo amicizia con gli abitanti del luogo, alla fine del banchetto ci alzammo per fare una passeggiata nella città, Lola ci propose di visitare il grande muro, e io e Marc accettammo volentieri. Quando fummo al cospetto del muro era già notte e nei dintorni non c'era nessuno, vedemmo però una piccola figura avvicinarsi furtivamente al cancello e presi alla sprovvista decidemmo di nasconderci, osservando meglio la figura ci accorgemmo che si trattava di Candycorn; il chicco di mais aprì il cancello e sgattaiolò dall'altra parte lasciando il portone socchiuso. Io balbettai ai miei amici: "dobbiamo andare al palazzo a riferire l'accaduto..." ma Marc mi interruppe subito: "no, seguiamolo e vediamo cosa c'è dall'altra parte del cancello!", Lola supporto l'idea incuriosita, per cui li seguì a malincuore attraverso il muro. Giunti dall'altra parte ci trovammo in una palude buia ed inquietante, attorno a noi si udiva solo il gracidare delle rane, non avemmo neanche il tempo di cercare Candycorn perché all'improvviso ci mancò il terreno sotto i piedi e ci ritrovammo in una buca. Siccome era impossibile risalire cercammo un'apertura laterale e per fortuna la trovammo, si trattava di un tunnel piccolo e buio, tuttavia nonostante la paura non avemmo scelta che entrarci. Camminammo al buio per quello che ci sembrò un tempo interminabile, proprio quando stavamo per perdere le speranze vedemmo una flebile luce. Scoprimmo che il tunnel sbucava in una cella. Mentre esploravamo la cella il passaggio da cui eravamo venuti fu sbarrato da una grata, ci accorgemmo in quel momento di essere in trappola. Fuori dalle sbarre apparve Candycorn: "vi aspettavo, siete caduti nella mia trappola, ora siete prigionieri della regina Avocado sovrana del popolo dei verdi, pagherete per ciò che hanno fatto i vostri genitori", impaurita replicai: "il re e la regina di Candyland verranno a salvarci" e Candycorn replicò soddisfatto "Preparatevi alla morte perché questa è la vostra ultima notte". Disperati ci abbracciammo e aspettammo l'alba. La mattina seguente si presentarono a noi dei soldati, erano molto alti e paffuti. I soldati ci ammanettarono e ci scortarono fuori dalla cella, ci ritrovammo in quella che doveva essere la piazza principale dei verdi, tutto attorno a noi si estendevano coltivazioni di verdure e creature simili a esseri umani ma con la pelle di colore verde e le orecchie a punta, molti di loro avevano al guinzaglio degli asini. Fummo condotti al patibolo, a quel punto vedemmo quella che sembrava una regina: si trattava quasi di una figura di aspetto umano vestita in abiti pomposi. La regina raggiunse il centro della piazza e cominciò a parlare: "Cari cittadini oggi finalmente è giunto il momento della nostra vendetta, ricordiamo cosa Candyland ci ha fatto, un tempo eravamo soltanto dei poveri schiavi, costretti tutto il giorno a lavorare per produrre quelle inutili caramelle, quando uno di noi trovò il metodo di liberarci dal lavoro fummo esiliati e gettati in questa palude come spazzatura, passo la parola al nostro coraggioso Candycorn", Candycorn si fece avanti orgoglioso: "Non merito tali onori mia Regina, grazie alla mia somma intelligenza inventai quel macchinario per liberarvi dalla schiavitù ma fù apprezzata a tal punto da quei subdoli di Candyland che si liberarono di noi" la regina poi continuò: "Caro Candycorn, oggi la nostra sofferenza è finita, invaderemo Candyland e la prenderemo con forza, ma prima ci libereremo degli eredi degli eroi di Candyland". Subito dopo calò un silenzio nella piazza, tutti si girarono a guardarci, mi rivolsi verso Marc ma anche lui come me era pietrificato dalla paura, Lola invece guardava intensamente la regina e pronunciò queste parole: "voi avete perfettamente ragione ciò che vi hanno fatto è orribile, Candyland merita la distruzione, se risparmierete al nostra vita vi aiuteremo". Io e Marc ci guardammo esterrefatti che a quel punto esclamò: "Non sono per niente d'accordo, smettila di parlare a nome di tutti e tre", i miei amici e la regina mi guardarono e imbarazzata incominciai a balbettare: "Penso che ciò che ha fatto Candyland è orribile ma distruggerla non risolverà nulla". La regina si rivolse a noi stizzita: "Ho avuto un'idea migliore per voi tre traditori, sarete usati come diversivo, convincerete la regina Geleè ad accettare un nostro dono". Fummo quindi portati al cospetto di un enorme orsetto gommoso, era altissimo e completamente rosso, partimmo con l'esercito dei Verdi per il grande muro e mentre i Verdi si nascondevano tra gli alberi noi fummo spinti avanti insieme a Candycorn e alla regina Avocado. Apparve la regina Geleè al di sopra delle mura, io dissi. "Abbiamo convinto la regina Avocado a farvi dono di questo orsetto gommoso, la prego di accettarlo", la regina Geleè replicò: "In condizioni normali non averi mai accettato nulla dai Verdi, ma siccome ci siete voi come garanti accetterò volentieri questo dono ma non dovrete più allontanarvi dal mio palazzo ". Entrammo quindi a Candyland, il grande orsetto fu portato dagli abitanti in piazza e noi fummo invitati tutti a palazzo. Le regine iniziarono a parlare: "Regina Avocado non mi aspettavo un tale dono Candyland vi ringrazia" "Regina Geleè tutto questo tempo in esilio l'abbiamo passato pensando a voi". I convenevoli fra le regine furono interrotti da urla e forti rumori, ci affacciammo tutti alle finestre del palazzo e vedemmo il grosso orsetto distruggere Candyland. Il re Gelatina a quel punto tirò fuori un coltello e si avvicinò alla regina Geleè prendendola per la gola, rimanemmo tutti pietrificati e sconvolti mentre il re cosi parlò: "Sono anni che aspetto questo momento, mi sono nascosto nelle vesti di questo stupido re ma ora è finita per Candyland, i Verdi hanno vinto". Spaventata mi rivolsi alla regina Avocado: "Non potete fare questo, così non siete migliori di loro". La regina Avocado strappò il coltello dalle mani del re, lo spinse a terra e gli tagliò la testa. La regina Geleè piena di gratitudine si inchinò ai piedi della regina dei Verdi: "Ciò che hanno fatto i miei antenati ha portato solo distruzione, abbatterò il muro ma vi prego salvate i miei cittadini e fermate quell'arma". La regina avocado ordinò a Candycorn di fermare l'orso e fù in quel momento che tutto attorno a noi svanì e ci ritrovammo di nuovo in quella casa abbandonata stravolti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 21, 2020 ⏰

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