Aracnide e acrilico.
«Ehi, uomo ragno...», lo chiamò Anna strofinando appena il naso contro il suo. Non riusciva a staccarsi da lui, né dai suoi capelli che erano davvero morbidi come aveva sempre immaginato. Gli sorrise contro la pelle, prima di arrossire violentemente e succhiargli il labbro inferiore, lasciandolo col rumore dello schio...