Quando l'amore incommensurabile per mio marito prende il sopravvento c'è solo una cosa che posso fare: accendere spotify (lode a te o venerabile) e mettermi a cantare a squarciagola con David davanti al nostro pubblico adorante a discapito di mia madre😹 (scusa mamy ti ti voglio bene🌸💕) ma da oggi qualcosa è cambia...
Una piccola interpretazione della canzone omonima. Non è niente di particolare, probabilmente ce ne sono molte altre simili e magari anche migliori, ma sentivo di doverla scrivere.
Piccolo omaggio, incomparabile a tutto quello che ha fatto quell'uomo.
L’uomo dei giornali piangeva, quel giorno. Quando lo vidi stringere tra le mani l’ultimo quotidiano, quando lo vidi stracciarne la prima pagina e poi ricomporla, mostrarla ai passanti, piangeva. E pianse ancora per oltre un’ora, continuò quando cominciò a piovere, le lacrime si mischiavano alla pioggia, continuò anche...
In realtà, David non è morto. Lui è lassù, vivo, che ci guarda e ride. E quando gli va, canta, per tenere suo ricordo vivido nelle nostre menti. Perché sa che quando ci scorderemo di lui, allora morirà veramente. Ma questo non succederà, lo sappiamo.
"È noioso pensare che mentre io conquistavo il mondo, tu te ne stavi seduta qua, a vedere ogni minuto passarti davanti agli occhi. Dimmi, ti fa male sapere che avresti potuto vivere una vita come la mia, ma sei semplicemente una di loro?" Storia ispirata a The Man Who Sold The World di David Bowie.
