"Be', l'abbiamo scampata per poco". Niso si voltò, il fiato corto e sulle labbra un sorriso tremante. "Eurialo?" Il sorriso gli morì sulle labbra. Tutto intorno a lui regnava il silenzio più profondo, tanto che il battito accelerato del suo cuore risultava quasi assordante. "O, Zeus, no", mormorò, riprendendo a correre nella stessa direzione dalla quale era venuto. I rovi gli graffiavano i polpacci, le sue gambe stavano cedendo dalla fatica, ma il ragazzo non vi faceva caso. Vagava nel bosco, come un animale che ha smarrito il suo cucciolo e non ha idea di dove cercarlo, le mani protese in avanti per scansare eventuali ostacoli che gli occhi non potevano vedere a causa dell'oscurità. Neanche la luna era dalla sua parte, quella notte. "Eurialo!" urlò, stremato, rialzandosi dall'ennesima caduta. Ciò che ricevette in risposta fu l'urlo lontano di una voce straziata dal dolore. [PREMETTO CHE QUESTA STORIA NON È MIA MA DI UN'ALTRA RAGAZZA CHE L'HA PUBBLICATA SU EFP ( @silent cloud ) ALLA QUALE HO CHIESTO IL PERMESSO DI PUBBLICARE LA STORIA QUI SU WATTPAD, MA POICHÉ LA RAGAZZA TARDA NELLA RISPOSTA E SEMBRA NON ENTRARE SU EFP DA SECOLI HO DECISO DI PUBBLICARLA QUI IN ATTESA DI UNA SUA RISPOSTA, CHIARAMENTE NEL CASO IN CUI ESSA SARÀ NEGATIVA OVVIAMENTE ELIMINERÒ IMMEDIATAMENTE LA STORIA DA QUI]