PROLOGO La mia mano ha quasi perso sensibilità intorno al legno liscio e freddo della bacchetta, la stringo ancora più forte. Le nocche diventano bianche. Non voglio. Non posso. Ma devo. Il volto di Albus Silente è tranquillo, mi guarda pacifico e sento che la mia maschera sta per cadere. Sento scorrere sulle guance un liquido caldo, il mio pianto mi sconvolge così tanto che per un attimo temo sia sangue quello che mi cola dagli occhi. Devo farlo. Ma poi Silente apre la bocca e all'inizio non sento nessun suono, ma sta parlando e le uniche parole che colgo sono: "Fatti aiutare Draco". Vacillo. Sto abbassando la bacchetta. Alzo lo sguardo su Silente che mi guarda, che prova pena per me. Mi sento un verme perché nel momento in cui decido di non ucciderlo penso solo al viso del Signore Oscuro che inespressivo mi finirà con un secco movimento del polso. [...]