Danzava su note disperate.
Dapprima si muoveva delicatamente, lentamente e armoniosamente.
Poi il suo danzare cominciava a mutare, gradualmente, impercettibilmente.
Con più violenza poggiava i piedi a terra. Il modo in cui si agitava, il modo in cui il terrore nelle sue iridi e la sua paura fossero sempre più palpabili, lasciavano tutti a bocca aperta.
Il modo in cui si dimenava in quel palco su melodie suggestive, faceva oscillare due pensieri su in filo instabile: è davvero talentuosa, o è davvero spaventata da qualcosa. Ma cosa?
Si agitava in quella sala colma di gente che si ostinava a non curarsi dei lunghi brividi che come serpenti strisciavano lungo la loro schiena, si attorcigliavano fra le loro braccia e si insediavano nei loro occhi, occhi colmi di stupore.
Danzava, danzava in modo stupefacente.
La festa dei folli
Urlavano le comparse che correvano per la ribalta, con stracci sporchi indosso, mentre lei era lì, dietro di loro che andava avanti, avanti, e ad ogni passo solo uno spettatore alla volta poteva rendersi conto di lei che avanzava, e le insidie dei serpenti, che si facevano strada fra il pubblico.
Cadrò nell'oblio
Si ripeteva sempre.
Cadrò nell'oblio
~
E se questa ballerina inquieta, affranta dall'incubo, incontrasse gli occhi profondi, vasti e nocciola di un'altra anima come lei, pura e bianca come quella di un innocente, cosa accadrebbe? Se la sua agonia, evolvesse in rinascita?Tous Droits Réservés