Breve riflessione!
Ho appena cancellato il mio account su Instagram. Non è mai stato famoso o altro, sia chiaro, solo qualche foto “di rito” e un gruppetto di follower raccolti quasi per caso e che, per la maggior parte, nemmeno mi rivolgeva un sorriso se ci si incontrava in giro (e solo il fatto che buona parte dei miei seguaci li conoscessi vi può far capire molto sui miei numeri...).
Ero stanca di quelle vite in vetrina, delle storie su ogni singolo istante della giornata, delle fotografie con infiniti effetti inutili, dei like falsi di persone che, nella vita reale, offrono solo parole altrettanto false.
Sono disgustata dalla necessità che tutti hanno di condividere per vivere, del supporre che agli altri interessi qualcosa.
Sono amareggiata da come uno schermo sia molto spesso tutto quello a cui una persona ambisca.
C’è molto di più, molto altro.
Eppure, sarà perché sono nata immersa nella tecnologia fin sopra i capelli, ho avuto un pizzico di paura, prima di premere quel tasto. Paura di essere esclusa “dal giro”. Poi, però, ho capito che gli amici, quelli veri, riusciranno ad arrivare a me anche senza un profilo; altrimenti è presto detto: meglio farsi nuove conoscenze.
Perdevo un po’ di tempo su Instagram (non sono mai stata ossessionata) ma ora ho realizzato che non posso perdere nemmeno quei minuti, perché nessuno me li ridarà più; sembra banale, ovvio, ma spesso penso che lo si dimentichi.
In un mondo in cui tutto scorre via in fretta, veloce, irrefrenabile, ho capito che la scelta migliore per me sia quella di conservare quanto più tempo possibile per quello che davvero mi piace. Come la scrittura.
Ora finisco questo flusso di coscienza, sperando che queste parole scritte di getto abbiano un senso e che magari qualcuno possa trovarle d’aiuto.
Una buona serata!