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Dacché ho letto "Il Neuromante" di William Gibson sono rimasto da sempre affascinato dal Cyberpunk.
Questa ambientazione storiografica in cui tutto è possibile, in cui l'umanità è annullata davanti al potere delle macchine, in cui l'uomo stesso si evolve nella perfetta Macchina.
In particolare, nel primo libro della Trilogia Del Cyberspazio, sono rimasto affascinato dal personaggio di Peter Riviera. Un tossicodipendente da Demetriol, una sostanza stupefacente di quello che per l'epoca sarebbe stato il futuro ventunesimo secolo, con degli impianti in grado di far allucinare le persone e proiettare sui loro nervi ottici immagini create, decise e controllate da lui.
In questo Prestigiatore Pazzo mi ci sono sempre rivisto. Giocando a Cyberpunk RED mi sono accorto di quanto fosse facile impersonare Riviera, un Netrunner che gioca coi neuroni altrui come un bambino con le lego, vittima del peggior tipo di Cyberpsicosi, gestita con una "medicina alternativa" a base di KublaKane.
Beh, oggi mi sono voluto sentire un po' Peter Riviera anche io. Non posso farmi perché non voglio finire in ospedale, ma una illusione ho voluto provare a farla, per quanto, senza cyberimpianti e solo con un telefono, non sia perfetta.
Ora mi manca solo di andare a spaccarmi amm3rda su una Las Vegas spaziale.
Chi viene con me?