Cornelius J. H. Montecristo nasce una notte di qualche anno fa, in preda a una crisi psicotica da sovradosaggio di società di massa. Decide di istituire la prima associazione non a scopo di lucro in tutta Europa che si prodiga per la salvaguardia e il reintegro delle assurde insensatezze poetiche e delle incomprensibili eccentricità retoriche. (ASRAIPIER)
Nel 2016 scrive "Memorie dell'astratto: se un pennello potesse lavare a secco", ma non lo pubblica. Invero, lo sminuzza nella crusca per i gallinacei sperando che lo digeriscano senza lasciar traccia alcuna.
L'anno successivo cerca di pubblicare il suo compendio romanzato, che tratta di diritto costituzionale in un Borneo distopico del futuro, dal titolo "Di te che spendi stipendi" (opera mai pubblicata a causa di un vizio di forma).
Il 4 Aprile 2018, con enorme sorpresa, si dimentica di impostare la sveglia e dorme fino al tardo pomeriggio.
A Settembre, la svolta: a destra; curva a gomito, molto pericolosa, superata egregiamente.
Finalmente, nei primi secoli del 2019, inizia la produzione che egli stesso definisce 'ingarbugliatamente accettabile', con tematiche alacremente surreali che sfociano in deliri della logica. 
Al cospetto di metafisiche asperità, l'espediente consegue nell'allucinazione onirica del pensiero, ma, per lo meno, consegue.