Ehi ehi ehi, qui è disponibile una nuova lettura, veloce, forse un po' fuori dal comune!
Ermes è un uomo comune che, all'improvviso, inizia a dire cose folli.
Smette di comunicare con i propri simili, la moglie divorzia e il resto della famiglia lo fa chiudere in un istituto psichiatrico.
È così che Doc, psicologo tirocinante, lo incontra.
Chissà perché, con lui Ermes, seppur a modo suo, comunica. Dai loro incontri s'innesca qualcosa nella mente di Doc, e la sua insaziabile sete di conoscenza non gli dà più pace. L'unico modo per sfogarsi è condividere le pazzie che racconta il suo paziente con un paio di amici da bar, Max e Patterson. Ma giorno dopo giorno, Doc si accorge che il resto del mondo non è interessato alle faccende extra-ordinarie. Le persone che lo circondano sono felici nella loro piccola quotidianità, si accontentano dei pensieri e delle parole degli altri. Non si chiedono mai... e se?
Per esempio, non si chiedono: e se fosse vero quel che dice Ermes? E se davvero avesse visto quattro giganti scendere dal cielo? Giganti intelligenti, con indosso una candida tunica: niente clava, niente occhio in mezzo alla fronte.
"La mattina dopo una sbronza spalanco gli occhi sempre almeno venti minuti prima della sveglia, come se il mio cervello volesse punirmi. Resto fermo a fissare il soffitto, a ripetere quanto sono stato stupido, quanto puzzo. Senza contare che Ermes sembra notare ogni volta che lo faccio; mi guarda in viso per cinque secondi e sa tutto. Forse vede le occhiaie, forse puzzo di birra nonostante la doccia e il cambio di vestiti, forse vede la mia aura avvolgermi come un muco giallastro. Ho provato a chiederglielo, ma a questo tipo di domanda non risponde mai."