@Flavia84B allora il mio primo romanzo, un’opera che sta durando da 10 anni, è in prosa classica, e c’è meno tecnologia di Tankeinoru. Le maggiori censure sono avvenute sul rapporto tra il protagonista e le donne. Se da un lato dichiaro la mia prima bozza immatura, alcune censure l’hanno castrata. Per questo ora sto facendo l’ultima revisione con l’intelligenza artificiale. Per quanto riguarda l’autopubblicazione esistono tre strade: la più difficile, fai veramente tutto da solo tipo azienda familiare, ma i costi dell’investimento possono essere considerevoli, e potresti non recuperare quanto speso se le vendite vanno male, secondo metodo agenzia non editoriale, ti aiuta a stampare le copie e anche a metterle su amazon, ma li devi pagare e anche qui potresti non tornare dell’investimento, l’ultimo, quello che ho scelto, AMZ KDP tutto gestito da amazon, ed è quello che molti scrittori indie stanno scegliendo: consegni il tuo testo editato ad amazon in formato digitale e copertina, amazon te lo predispone alla vendita digitale (kindle) o cartacea, te lo stampa solo se qualcuno lo compra. In linea teorica non spendi un euro: puoi non guadagnare nulla se pochi o nessuno compra, ma non hai neanche investito
nulla se non il tempo. Se invece qualcuno compra amazon ti paga in royaltes sulla vendita.