Milena
A Praga con Milena Jesenska
"Tu mi appartieni, anche se non dovessi vederti mai più"
a Milena, 12. Juni 1920.
Sembra una frase d'amore come tante, di ieri e di oggi, ma a scriverla non è un innamorato qualunque. E' Franz Kafka. E questo è bastato perché la storia relegasse la destinataria delle Lettere a Milena all'angusto ruolo di "amica di Kafka". A torto, anche se del tutto involontario, perché Milena Jesenska fu molto di più. Una valente giornalista che negli anni '20 e '30 dalle pagine dei più importanti giornali praghesi si schierò apertamente per i diritti delle donne e per la giustizia in genere.
Una donna generosa, sino all'eccesso, in amore e in amicizia, valori che anteponeva a tutto. Ma soprattutto, una donna coraggiosa che seppe trasformare il forte individualismo dei giorni migliori in responsabilità sociale e politica. Nel 1938 quando l'amata patria boema fu soggiogata, incitò alla resistenza contro gli oppressori aiutando a fuggire all'estero ebrei e compatrioti cechi.
Di lì a poco venne arrestata dalla Gestapo e morì a 47 anni, nel campo di concentramento di Ravensbrück nel maggio del 1944 poche settimane prima dello sbarco in Normandia.
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HelodieFazzalari
May 03, 2015 09:36AM
02/09/2014 17.37LETTERA A UNA CITTÀ INDELEBILESulle note di questa canzone mi porto via l'ultimo dei miei tramonti, l'ultima delle mie albe. La più bella! Ancora, dinuovo e ancora per molto las...View all Conversations