02/09/2014 17.37
LETTERA A UNA CITTÀ INDELEBILE
Sulle note di questa canzone mi porto via l'ultimo dei miei tramonti, l'ultima delle mie albe. La più bella! Ancora, dinuovo e ancora per molto lascerò il tramonto agli occhi buoni di questa città, ancora dinuovo quest'alba la porto con me. la nostalgia sfiora il ridicolo, e oggi come 12 mesi fa la valigia è ancora sul letto, inquieta, aperta, inquieta sopra ogni cosa. Inquietudini Romantiche un po di tempo fa. Amare e d'amore. Ma oggi è l'amaro che porto con me. E mi mancherai città bella, mi mancherai ancora, dinuovo e ancora per molto. Mi mancherai come manca la mamma, come manca il sonno, una coperta calda e il cibo di casa. Mi mancherai come ti manca l'amica di sempre, quell'amore che sempre giusto al posto sbagliato. Mi mancherai come le pagine di un diario a metà, come manca il cibo in quel frigo sempre vuoto. Mi mancherai ancora, dinuovo e ancora per molto. Mi mancherai come la nostalgia dello scorso Settembre, come l'arrivederci strappato ai ricordi. Col cuore cambiato, ma con l'animo di chi solo viaggia, Arrivederci vita, Arrivederci casa, Arrivederci famiglia. Arrivederci Amore mio, ti auguro tutti i miei tramonti più belli e le mie albe più dolci. Buona vita caro Paese, pensami ogni tanto, io lo farò, troppo, spesso, ancora, dinuovo, ancora per molto.
NON È TEMPO DI FERMARSI.