A mia modesta opinione, la cosa interessante dei tuoi racconti, così ben congeniati e scritti, è che non sono affatto “racconti erotici”, non sono concettuali, cerebrali.
Sono di più, rientrano nel campo della “sessualità”, ma non del tutto.
Una sessualità che trovo ancora acerba, auto-riflessa, quasi di tipo adolescenziale.
Questo tipo di sessualità, tuttavia, non si è liberata completamente dal cervello e dagli impulsi corporei che ancora la influenzano, è altalenante tra affermazione e negazione, si e no, sensazioni piacevoli e sensazioni sgradevoli. Sebbene prevalga in questi racconti l’orientamento al piacere che, ritengo, sia la loro bellezza.