<<Verrà il tempo, e sarà un momento ben preciso, in cui, abbandonando l'attuale tendenza, l'umanità si accorgerà che non si può decidere con deliberazioni di maggioranza sulle più profonde, interiori forze dell'anima, che è impossibile con una votazione stabilire qualcosa nella sfera sconfinata dell'amore o di ciò che si sperimenta e si sente. Quella forza che vive allo stesso modo in ogni uomo e che nell'intelletto si esprime nella grande unità su cui non vi può essere discussione, viene chiamata manas. Quando gli uomini avranno raggiunto uno sviluppo tale che essi non solo concorderanno fra loro secondo ragione, ma nella più profonda vita dell'anima troveranno un'armonia anche nei sentimenti e nelle sensazioni, quando saranno uniti in ciò che è nobile e buono e nell'amore scopriranno ciò che è oggettivo, comune a tutti, come oggi ci si trova d'accordo che due per due fa quattro e tre per tre fa nove, allora verrà il tempo in cui gli esseri umani potranno dominare il vivente. Un'oggettiva concordia nel sentire e nel percepire, vivere in modo realmente oggettivo nell'amore rivolto all'umanità, questa è la premessa per il dominio del vivente. [...]
Oggi l'essere umano è un dio in divenire perché nella sua interiorità tende verso l'alto, verso l'antica dimora degli dèi. La ragione, l'intelletto sono oggi la forza dominante, l'amore (buddhi) lo diventerà nel futuro, e in un tempo ancora più lontano l'uomo raggiungerà il livello di atma.>>
Rudolf Steiner
Berlino, 2 gennaio 1906