Ormai ho imparato che si ha paura delle cose a noi sconosciute, quelle di cui le persone intorno a noi parlano male, solo perché altre persone intorno a loro ne parlavano, se possibile, ancor peggio.
Le paure che ogni essere umano ha sono solo i postumi di qualcosa tramandato da chissà chi, a cui si crede profondamente solo perché non si ha mai avuto quella cosa davanti la fronte e che si fa di tutto pur di non averla avanti alla faccia.
Le paure perciò, sono emozioni equivalenti alle materie scolastiche:
una volta che le hai imparate non le cancelli più, per quanto tu voglia, dalla tua memoria.
Le paure crescono insieme a noi, come le nostre ossa, con una piccola differenza:
se un osso appartenente al nostro corpo si spezza, basta qualche cura e dopodiché esso continua a crescere con noi al pari di prima, mentre le paure sono molto difficili da "guarire".
Io penso che solo chi riesce a superarne qualcuna, (non dico tutte perché sarebbe impossibile) riesce a superare il più grande ostacolo di tutti: la vita. 
Prendiamo come esempio Cristoforo Colombo che, nonostante alla sua epoca si dicesse che il mondo fosse piatto e che finisse in un punto, decise comunque di sconfiggere questa paura del vuoto e cercare di scoprire la verità.
Quindi non dobbiamo fermarci e smettere di inseguire un sogno solo perché le nostre paure ci ostacolano, ma dobbiamo essere forti e sconfiggere più ostacoli possibili quali queste credenze che ci appartengono ormai dall'inizio di tutto.