Il Lone Soldier è un enigma scolpito nel sangue, un’ombra che si muove tra le crepe della guerra, il suo volto segnato da una cicatrice che torce il labbro in un sorriso perenne, freddo come il ghiaccio dei suoi occhi. Sopravvissuto a missioni impossibili, come il salvataggio di una flotta commerciale dal Chaos cinque anni prima, porta sulle spalle il peso di colleghi e civili perduti, un silenzio che nasconde un vuoto più profondo. I suoi capelli biondi ricci cadono su un viso pallido, e ogni gesto – la cura quasi sacra del suo fucile da cecchino – racconta di un uomo che ha danzato con la morte e ne è tornato cambiato. Le storie del governo lo dipingono come un eroe, ma lui rifiuta quella gloria, un guscio di ricordi che parla senza sentire, un guerriero intrappolato in un tempo lontano.
È uscito l'undicesimo capitolo di Omnium's Fable