Inizio col dirvi che io non so chi sono. Davvero, non ho la più pallida idea di chi io sia, perciò non chiedetemelo. Vi ripeto: non lo so. Ma tranquilli, so di che parlarvi, o meglio di chi. Dirò di noi, che non riusciamo a stare fermi. Perché, sì, noi abbiamo sempre corso un po' qua e un po' là per non annoiarci mai. Ma perché noi siamo un po' matti, ci diamo allo studio per obbligo ma anche per occupare la mente, così come ci diamo alle relazioni per piacere ma anche per occupare la solitudine. Siamo sempre alla ricerca di qualcosa che poi puntualmente non arriva. Ci droghiamo di musica per occupare il silenzio incessante delle nostre giornate piene di niente. Cerchiamo di passare al meglio i fine settimana tra un'uscita e l'altra, stanchi delle nottate intere tra pianti e crisi di panico, tra shot e bottiglie di alcolici vomitati. Chini dalla mattina su fogli strappati e messaggi mandati senza esserne coscienti sul serio. Scriviamo di cazzate, dichiarazioni, di prese in giro, di feste e botte di fame chimica. Ma la verità è che siamo esseri vuoti, persone con mille idee che le lasciano a marcire in una camera maleodorante vivendo a basso costo davanti a uno schermo, siamo solo figli di una notte frenetica e ubriaca.