Perché ricomparire così, all'improvviso, pubblicando completamente una storia che avevo iniziato a pubblicare nel 2022? Beh, intanto è perché mi sembrava giusto dare una fine a una storia che, per me, ha un così grande significato. Poi, in secondo luogo, ho deciso di riprendere in mano seriamente la scrittura. Onestamente mi manca e ci sono tante storie che vorrei provare a comunicare, questa davanti a tutte le altre, per questo non potevo lasciarla incompleta. Certo, entrerà in revisione ora, ma almeno sarà accessibile a tutti. In secondo luogo, nonostante so che nessuno leggerà il messaggio di una scrittrice per anni rimasta in silenzio, volevo aprirmi un attimo. Forse il fatto che voi non sappiate chi io sia o che aspetto abbia, aiutano di gran lunga, per questo apporterò diversi cambiamenti anche sul profilo stesso. Ma quello è un altro discorso. Nonostante credessi che gli anni peggiori fossero stati per me il 2021 e 2022, il 2025 mi ha stupito. Ho visto in faccia una realtà che prima non ero in grado di vedere, forse troppo accecata da quella che le persone che conosco definirebbero "eccessiva bontà d'animo". Essere usati come sacco da box e valvola di sfogo, ritrovandosi l'anima piena di lividi senza alcuna motivazione reale o apparente, non è affatto bello e io, che l'ho sperimentato in prima persona, vi posso assicurare che non è bello. Soprattutto se questo avviene da una persona in cui confidate ciecamente, per cui fareste di tutto, anche prendersi le coltellate che vi infligge per pure sfogo dei propri problemi. Stare a fianco a una persona che sta male è una qualità da non sottovalutare, ma in un'amicizia dovrebbe essere un elemento reciproco tra le parti, non reprimere il dolore o le sofferenze degli altri innalzando le proprie come superiori a qualsiasi male esistente. Siamo umani e il dolore è soggettivo, mi ha sempre ripetuto una persona che, nonostante tutto, è ancora al mio fianco.