Ciò che è dentro è irruento,
Trascina in sé, lento,
Scorrere d'anni e pioggia,
di mali umori e sogni in orgia.
L'angoscia vibra su carni inermi
nutrendosi dei suoi vermi.
Vedo da fuori i colori spenti,
vagano e dall'ombra
riaffiorano immagini evanescenti
senza lasciare orma.
Vuoto uguale forza su accelerazione
Prende in sé ogni possibile definizione
Margine e confine precipitano.
È di venale rabbia il torto,
contorto a sé e di pelo folto.
Su nebbia di boscaglia in fiamme,
Ingoiata da nerissime acque calme,
si perde l'amato ingegno
e si cede il passo al disimpegno
Vedo i fiori dei perdenti
Allagare la tomba
Ti offrono mai agiti silenzi
Tirandoti la corda.
Vuoto uguale forza su accelerazione
divora ogni attimo ogni azione,
alba e tramonto, non nulla.
- Palermo, Italy
- IscrittoFebruary 8, 2016
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