{-E ora si può sapere perché piangi?- Le chiese con disprezzo. La guardava dall'alto in basso come faceva dopo ogni loro litigata. Finiva sempre allo stesso modo: era un continuo botta e risposta e tra un insulto e l'altro, lei finiva per piangere.
-Ho un limite di sopportazione. Ho una mia visione delle cose. E sono orgogliosa- Gli rispose con voce rotta guardando altrove. Sfregò nervosamente le mani l'una contro l'altra e tiró su col naso. Poi lo guardò decisa. Assottigliò lo sguardo e continuò a parlare -Il limite di sopportazione è una linea marcata oltre la quale non ti puoi addentrare. È il mio scudo personale che riflette le tue cattiverie. Ma anche lui a volte si scalfisce.
La mia visione delle cose entra in gioco quando lo scudo fallisce e il mio limite è stato infranto. Puoi dirmi ció che vuoi, ma per te le azioni avranno un significato, per me ne avranno un altro. Probabilmente mi ferisce di più un'opinione negativa, magari a te farà più male uno schiaffo. Ognuno ha condotto vite diverse e diciamocela tutta: io non sono te e tu non sei me.
L'orgoglio, invece, è una spada affilata. Combatte le cattiverie che hanno superato lo scudo e ferisce di rimando chi le ha ordite.
A volte le cattiverie sono troppe e qualche ferita la riescono ad infliggere.
Ma le lacrime sono delle ottime cicatrizzanti, lo sapevi?
Quindi non cantar vittoria se mi vedi piangere. Temi, piuttosto, il giorno in cui, le troppe lacrime piante avranno reso il mio scudo impenetrabile.
E ora ti svelo un segreto: c'é chi critica il mio orgoglio da quando ne ho memoria. Ma senza di lui, non sarei qui in piedi a sorridere. C'é una sottile differenza tra il mio orgoglio e quello altrui: io ho imparato a farne buon uso.
Siamo io e lui contro il mondo, e vinciamo sempre-}
Scritta da me :3 Leggete #TMC e fatemi sapere cosa ve ne pare!
Comunque sono Agata, ho vent'anni e sono al primo anno universitario.
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