Non è che le cose vadano meglio,assolutamente.
Non sono ancora riuscita ad avere il beneficio della felicità,però in compenso io sono cambiata.
I viaggi in macchina non sono più canzoni cantate a squarciagola come se volessi farmi sentire da tutto i miei mostri, adesso i viaggi in macchina sono io che guardo l'orizzonte e mi perdo tra le parole di qualche canzone sconosciuta e il colore del cielo.
A volte mi sembra di sciogliermi come un pastello e integrarmi al mondo circostante.
Come se il mio cervello fotografasse ogni attimo di mia lucidità in cui mi sembra davvero di farcela.
Avrei preferito prendere la strada più semplice,come fanno tutte le persone normali e superficiali.
Ma poi se ci rifletto meglio..la semplicità non fa per me.
Sono talmente complicata io che per assurdo sarebbe davvero paradossale che io fossi felice.
Quindi,anche se sono il nodo di un sacchetto di plastica troppo stretto da aprire.. c'è sempre la possibilità di strapparlo per raggiungere ciò che c'è all'interno.
Non so cosa mi aspetterà,l'inverno mi rende molto più fragile di quanto pensassi eppure rispetto agli anni scorsi sento che qualcosa è cambiato,come una piccola evoluzione.
Sarò cresciuta?
Ma anche crescendo,la mia piccola valigia è sempre nascosta nell'armadio pronta per essere imbarcata e partire lontano.
Forse una città sperduta nel mondo,da sola,mi farebbe capire tante cose di cui ancora non sono cosciente o fatico ad accettare.
Dovrei partire per andare alla ricerca di me stessa,ma ho questa costante paura di perdere e deludere coloro che mi amano.
Troppo drammatica ?
Eppure questa cosa mi pietrifica,non sono il genere di persona che potrà continuare a vivere in queste piccole quattro mura quando so che al di fuori di esse c'è tutto un mondo da scoprire.
Partirò piangendo lo so,ma tornerò con il sorriso e un nuovo stadio di malinconia.