Piacere, sono Emma.
Ti è nuovo questo nome? Sì, molto probabilmente sì. Quindi lascia che ti dia qualche indizio per riuscire a distinguere la sottile membrana che divide Me da Tutti Gli Altri.
Sono la ragazza che cammina al bordo del marciapiede, attaccata a muro.
La ragazza che se trova qualcuno che conosce tira fuori il telefono e fa finta di non averlo visto, per paura che lui non la riconosca o non senta il suo saluto.
La ragazza con le cuffiette sempre nelle orecchie, che sembra guardare la strada, ma in realtà è in un altro mondo.
La ragazza che osserva, pensa e ragiona, non quella che parla.
Sono la ragazza dagli occhi neri, così difficili da decifrare.
La ragazza fatta di sguardi rubati, di piccoli indizi che lascia volontariamente qua e là, sperando che, un giorno, qualcuno li raccoglierà e capirà chi è davvero.
La ragazza fatta di sarcasmo.
La ragazza che mette tutti davanti a sé stessa. La ragazza a cui non riuscirai a strappare nemmeno un'informazione su quello che prova, a meno che lei non voglia.
A meno che tu la riporti al centro del marciapiede.
A meno che non sia tu a salutarla per primo.
A meno che tu non le rubi una cuffietta in modo da entrare nel suo mondo personale.
A meno che tu non sia l'unico in grado di decifrare quegli occhi neri.
A meno che tu non la colga mentre ti sta guardando, sicura che nessuno la vedrà.
A meno che tu non raccolga ogni indizio che lei ti dà.
A meno che tu non ti accorga che lei ha scelto te, fra tutte le persone che conosce e osserva ogni giorno, e se non lo sa nessuno, che importa? Quello che conta è che lo sappia lei.
Allora perché non le prendi la mano, e la riporti al centro del marciapiede, condividendo le cuffiette e guardando quella scintilla che arde nei suoi occhi quando ascolta una canzone che ama?
Perché lei ti ha già lasciato un posto libero nel cuore, così che tu possa entrare e vivere lì dentro; ma se tu non lo fai, quel posto rimarrà arido e senza significato, proprio come i suoi occhi neri.